Sindrome da rientro: come recuperare i ritmi dopo la vacanze

Jet-lag

(Thinkstock)
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Per chi ha fatto viaggi all’estero durante le vacanze, il ritorno potrebbe essere reso ancora più difficile da quella che è conosciuta come sindrome del jet-lag. Non c’è bisogno di aver affrontato lunghi viaggi intercontinentali, anche una variazione di fuso orario di 2-3 ore può già dare dei disturbi. Stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno, mal di testa e anche disturbi gastrointestinali sono dietro l’angolo. Il cambiamento radicale dei ritmi da lavorativi a vacanzieri, quello di clima e ambiente, la diversa alimentazione e poi anche la variazione di fuso orario hanno le loro conseguenze sul nostro equilibrio psico-fisico. Il cambiamento di orario, poi, incide sui ritmi circadiani, quelli che regolano l’alternanza sonno-veglia. Ritornare da un viaggio lungo e con variazione di fuso orario richiede un maggiore sforzo nel riprendere le solite abitudini. Per questo il ritorno alla vita di sempre richiede una maggiore gradualità. Importante sarà dormire molto, sia prima della partenza che una volta tornati a casa, per riabituare il nostro fisico e la nostra mente. Anche curare l’alimentazione e bere molta acqua farà bene. L’effetto del jet -lag scomparirà nel giro di qualche giorno. Per ritornare ai ritmi normali trascorrete più tempo possibile all’aria aperta.

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