Hong Kong: le donne protestano in reggiseno: FOTO – VIDEO

A Hong Kong le donne sono scese in piazza a protestare in reggiseno.

Donne protestano in reggiseno a Hong Kong (PHILIPPE LOPEZ/AFP/Getty Images)
Donne protestano in reggiseno a Hong Kong (PHILIPPE LOPEZ/AFP/Getty Images)

Singolare protesta di un gruppo di donne, ma anche di uomini, a Hong Kong: tutte e tutti in reggiseno. CheDonna.it vi spiega perché.

Hong Kong: protesta in reggiseno

Diversi attivisti, soprattutto donne ma anche uomini, sono scesi in strada per una manifestazione di protesta indossando solo il reggiseno o portandolo sopra gli abiti. Il motivo della vivace contestazione è la sentenza emessa alcuni giorni fa nei confronti di una ragazza di 30 anni, Ng Lai-Ying, accusata di aver “aggredito” un poliziotto a colpi di seno durante una manifestazione tenutasi lo scorso marzo e per questo condannata a tre mesi e mezzo ci carcere.

Una sentenza che sembra uscita da un film demenziale, ma che è invece è la pura realtà.

Lo scorso marzo Ng Lai-Ying aveva partecipato ad una manifestazione di protesta contro il governo cinese per alcuni provvedimenti sul commercio transfrontaliero tra la Cina e la regione autonoma di Hong Kong. Durante la manifestazione la ragazza aveva urtato un poliziotto con il seno e dopo la denuncia dell’agente, l’autorità giudiziaria giudiziaria di Hong Kong ha deciso di punire la giovane, che dopo mesi di indagini è stata condannata per aver “usato la sua identità femminile per colpire l’agente inventandosi l’accusa che l’ufficiale l’aveva molestata“. La povera Ng Lai-Ying ha tentato di difendersi in giudizio affermando, al contrario, che era stato l’agente ad aggredirla mettendole le mani addosso. Nonostante il tentativo di difesa e le lacrime nell’aula di tribunale, il giudice non ha creduto alla ragazza, anzi l’ha accusata di mentire e di aver aggredito lei il poliziotto a colpi di seno. L’agente deve essere rimasto tramortito da tale contatto per arrivare a proclamarsi aggredito.

Una storia del genere non si era mai vista, nemmeno nei film demenziali americani della serie “Scuola di polizia”, dove pure le scene esilaranti e le allusioni sessuali non mancavano. Tuttavia per la povera Ng Lai-Ying si tratta di un vero dramma, non solo la molestia o lo scontro fisico con il poliziotto, che di certo non deve essere stato piacevole, ma addirittura la condanna a tre mesi e mezzo di carcere pr aver usato il suo seno come arma impropria.

Non è la prima volta che a Hong Kong vengono usati mezzi discutibili e estremi per fermare e reprimere le proteste della popolazione. Questa volta si è oltrepassato il ridicolo.

Nel frattempo, centinaia di persone a Hong Kong hanno manifestato in strada la propria solidarietà a Ng Lai-Ying, molti di loro, sia donne che uomini, indossando soltanto il reggiseno e brandendo cartelli con la scritta “il seno non è un’arma”. La manifestazione, che si è tenuta davanti alla sede della polizia di Hong Kong, è stata chiamata la protesta dei reggiseni.

La foto della manifestazione di solidarietà per Ng Lai-Ying.

Il video della protesta dello scorso marzo con la presunta aggressione a colpi di seno

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