Corte Strasburgo condanna l’Italia sulle unioni omosessuali

La Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia sulle unioni omosessuali.

Unioni gay (David Silverman/Getty Images)
Unioni gay (David Silverman/Getty Images)

L’Italia dovrà riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso. Lo ha stabilito la Corte europea dei Diritti Umani di Strasburgo. La notizia da CheDonna.it.

Italia condannata sulle unioni gay

E’ arrivata la condanna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sulle unioni tra omosessuali nel nostro Paese. Una sentenza che da molti era attesa, dato che l’Italia insieme ai Paesi dell’Est è uno dei pochi Stati europei a non riconoscere alcuna forma di unione tra persone dello stesso sesso, con la conseguenza che diversi matrimoni contratti all’estero, anche in Paesi europei, non vengono riconosciuti nel nostro Paese. Laddove si è tentato un riconoscimento, attraverso il registro delle unioni civili, istituito in alcuni Comuni italiani, come a Roma, sono sorte numerose polemiche, con tanto di provvedimento del Ministro dell’Interno Angelino Alfano che ne ha ordinato la cancellazione.

Ora, volenti o nolenti, l’Italia dovrà adeguarsi. La sentenza dei giudici di Strasburgo ha accolto il ricorso di tre coppie omosessuali italiane contro il divieto di unione civile o matrimonio tra persone dello stesso sesso nel nostro Paese. Le tre coppie hanno lamentato a questo proposito la violazione dei loro diritti umani, sanciti dalla Convezione europea dei diritti dell’uomo, firmata a Roma nel 1950 da 12 Stati, tra cui l’Italia, che pertanto ha deciso di sottostarvi.

Gli articoli della convenzione di cui le tre coppie hanno lamentato la violazione sono: l’articolo 8, diritto al rispetto della vita privata e familiare, l’articolo 12, diritto al matrimonio, e l’articolo 14, divieto di discriminazione.

E’ prevedibile che la sentenza di Strasburgo susciti forti polemiche nel nostro Paese. Nel frattempo, il governo Renzi aveva già annunciato di essere al lavoro su una legge che introducesse e regolamentasse le unioni civili anche in Italia.

Nota: la Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo non fa parte dell’Unione Europea. E’ un organismo a parte, nato a seguito della firma della Convezione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, proprio per garantirne l’osservanza e l’applicazione, e vi sono soggetti tutti gli Stati, anche non appartenenti alla Ue, che l’hanno firmata e ratificata.

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