Si sono svolti i funerali del bimbo morto nella metro di Roma

Si sono tenuti ieri al cimitero del Verano a Roma i funerali del piccolo Marco, il bimbo di 4 anni morto dopo essere precipitato nel vano dell’ascensore della metropolitana.

Il cimitero del Verano a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Il cimitero del Verano a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

E’ stata una cerimonia raccolta, riservata ai soli familiari e amici della famiglia del piccolo Marco, il bambino di appena 4 anni che ha perso la vita giovedì scorso a Roma in un tragico incidente nella metro A. I funerali del bambino si sono svolti con rito laico, al tempietto egizio del cimitero del monumentale del Verano.

Al rito funebre hanno partecipato anche gli studenti della scuola dove insegna la mamma di Marco e i colleghi di lavoro del papà. Era presente anche il sindaco di Roma Ignazio Marino, che ha voluto portare “l’abbraccio di tutta la città”. La famiglia del bambino ha chiesto alla stampa di rimanere fuori dal cimitero e la richiesta è stata rispettata.

“Ci piacerebbe intitolare una scuola per l’infanzia o un parco giochi al piccolo Marco, ma dovremo prima condividerlo con i genitori”, ha detto poi l’assessore alla Scuola di Roma Paolo Masini.

L’incidente accaduto giovedì 10 luglio alla stazione Furio Camillo della metro A di Roma è una di quelle tragedie che non trovano spiegazioni, dove la mala sorte si accanisce contro i più fragili. Nel pomeriggio di quel maledetto giovedì l’ascensore che serve la stazione della metropolitana si era bloccato, intrappolando diversi utenti, tra cui Marco e la sua mamma. Un addetto alla sicurezza, per aiutare la gente che stava soffocando dal caldo, in attesa dell’arrivo dei tecnici della manutenzione, ha impiegato un elevatore parallelo, portandolo al livello dell’ascensore bloccato e aprendo il pannello che si trova tra i due. L’intento era quello di liberare le persone rimaste bloccate, facendole passare nell’altro elevatore. Tuttavia, tra i due ascensori c’è un’apertura che dà direttamente nel vuoto e purtroppo il piccolo Marco ci è caduto dentro, facendo un volo di 15 metri. Per lui non c’è stato nulla da fare. La mamma del piccolo e l’agente di sicurezza sono entrambi finiti sotto shock per la disperazione. La donna e la sua famiglia non se la sono sentite di denunciare l’uomo che, hanno spiegato, voleva solo aiutare, anche se aveva imprudentemente preso un’iniziativa a cui non era autorizzato. Una tragedia della sfortuna che ha gettato sia la mamma del bimbo che l’agente di sicurezza in una profonda disperazione e che li segnerà per tutta la vita.

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