Ad affiancarsi agli attentati di Lione e di Sousse, un’altra strage ad opera dell’Isis stavolta in una moschea a Kuwait City.
Fonti estere parlano di 15 morti ed una cinquantina di feriti.
La prima volta che un attentato colpisce un luogo sciita in Kuwait
Al grido “Allah è grande” questa mattina un attentatore kamikaze dotato di cintura esplosiva, si è fatto esplodere all’interno della moschea di Al-Imam al-Sadeq, nel centro di Kuwait City, proprio durante le preghiere del venerdì.
Il comunicato dell’Isis, giunto a seguito del terribile atto terroristico, ha confermato la natura del gesto identificando la moschea quale “tempio dei negazionisti”. Si tratta infatti di un luogo di culto sciita laddove la popolazione è in gran numero sunnita.
La tv araba conferma, al momento, 15 vittime tra coloro che in quel momento si stavano apprestando alla preghiera e circa 50 feriti di cui alcuni in maniera molto grave.
Una giornata nera quella di oggi se si affianca questo attentato a quello dell’impianto di gas industriale di Lione (una vittima e diversi feriti), sempre in mattinata, e dei due resort a Sousse, in Tunisia, dove al momento si contano 27 vittime tra turisti e uno degli attentatori.