Banda di minorenni terrorizzava la provincia di Siena.
Sgominata dalla polizia una banda di ragazzini violenti. L’incredibile storia da CheDonna.it.
Baby criminali in provincia di Siena
Sono tutti minorenni, ragazzini tra i 15 e i 17 anni di età, ma dediti ad attività criminali e particolarmente violenti. Si tratta di una baby-gang che è stata sgominata dalla polizia a Poggibonsi, in provincia di Siena, dove i ragazzi vivono.
I giovanissimi criminali avrebbero commesso diversi furti, atti vandalici, di devastazione e di bullismo, ma si sarebbero resi protagonisti anche di minacce e percosse. La banda era composta da 10 baby-criminali che erano diventati il terrore della provincia senese, soprattutto nei confronti dei loro coetanei, sia dentro che fuori la scuola. Il capo della gang è un ragazzo di 16 anni, particolarmente violento, che impartiva gli ordini sulle attività criminali e gli obiettivi da colpire.
Stando a quanto hanno accertato gli inquirenti, i ragazzi facevano uso abituale di sostanze stupefacenti, elemento che potrebbe avere influito sulla loro aggressività. Tra le attività criminali non si sarebbero fatti mancare quasi niente, combinandone di tutti i colori: dal vandalismo al bullismo, passando per lo stalking e fino alla violenza vera e propria con le percosse di cui erano vittime i loro coetanei. Una violenza caratterizzata anche da odio razziale, con ragazzini stranieri presi di mira. La baby-gang avrebbe poi messo a segno diversi furti, oltre a quelli di denaro e di biciclette e motorini, perfino quelli di automobili.
A mettere fine alle loro attività criminale è stata la polizia dopo un anno di indagini. Tra le debolezze dei ragazzi anche quella per le merendine: dopo aver devastato una macchinetta distributore di dolci e snack, la polizia è risalita a loro grazie alle impronte digitali ritrovate sulle confezioni.
I reati erano iniziati nel 2013. La polizia ha arrestato il sedicenne capobanda, ritenuto dagli inquirenti “estremamente violento e socialmente pericoloso”, anche per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre e del fratello. Gli altri nove ragazzi della gang sono stati denunciati e le loro posizioni sono al vaglio dell’autorità giudiziaria.