Calabroni killer: allarmismo e disinformazione

E’ diventata virale la notizia dei calabroni killer asiatici in arrivo in Europa e che avrebbero ucciso 6 persone in Francia.

Vespa velutina (Foto di Didier Descouens da Wikipedia. Licenza: CC BY-SA 4.0)
Vespa velutina (Foto di Didier Descouens da Wikipedia. Licenza: CC BY-SA 4.0)

Si è diffusa alla velocità della luce la notizia dei calabroni killer che avrebbero ucciso 6 persone in Francia, scatenando paure ed apprensioni. Dietro a queste notizie, però, si nasconde spesso approssimazione e superficialità. Ve lo spiega CheDonna.it.

Disinformazione sui calabroni killer

Anche noi di CheDonna.it avevamo dato la notizia dei calabroni killer arrivati in Europa dall’Asia e che avrebbero già provocato sei morti in Francia. A parte il fatto che di questi presunti morti non c’è traccia recente sui giornali francesi e forse si tratta semplicemente di persone uccise da una puntura di calabrone negli ultimi anni, e non in un periodo di tempo più breve, probabilmente anche a causa di una pregressa allergia, quindi in una situazione del tutto normale, la disinformazione sta nel fatto che molti giornali hanno scritto dell’arrivo in Italia della pericolosissima Vespa mandarinia, o calabrone giapponese. La notizia in realtà è falsa, perché non esistono né prove né documenti della presenza in Europa di questo pericoloso insetto, più grande di un nostro calabrone e il cui veleno è tanto potente da essere in alcuni casi letale anche per le persone non allergiche. Infatti, decine di persone muoiono ogni anno in Giappone o in Cina per la puntura della vespa mandarinia.

In Europa invece è presente un altro tipo di vespa asiatica, la Vespa velutina (nome latino Nigrithorax), introdotta, pare erroneamente, nel 2004 nel sud della Francia e presto diffusasi negli altri Paesi europei, come Belgio, Spagna, Portogallo, Germania e appunto Italia. La vespa velutina si distingue dalla comune vespa crabro europea (calabrone) perché più scura, con una linea gialla che le attraversa le addome, e leggermente più piccola. Se questo insetto era già in Italia, perché molti giornali hanno scritto del suo arrivo ora nel nostro Paese e soprattutto come hanno fatto a confonderlo con la Vespa mandarinia?

Come scrive un recente articolo, pubblicato il 25 maggio scorso sull’edizione online del quotidiano francese Le Monde, la vespa velutina, o calabrone dell’Asia (Frelon d’Asie) come viene genericamente chiamata dal giornale, “è stata avvistata in Francia per la prima volta nel 2004 nel dipartimento della Lot-et-Garonne”, nella regione dell’Aquitania (Sud-Est della Francia). Poi si è diffusa in “67 dipartimenti francesi, ma anche in Spagna, in Portogallo, in Italia, in Belgio e Germania”. Nell’articolo non si parla dei fantomatici 6 morti francesi, cosa che Le Monde avrebbe dovuto fare se si fosse trattato di un vero allarme, come hanno riportato molti giornali italiani. Il quotidiano francese parla invece della “disperazione degli apicoltori” per la diffusione di questo tipo di vespa, che infatti è pericolosa soprattutto per le api, di cui principalmente si nutre facendo una vera e propria strage.

Per quanto riguarda l’uomo, invece, la vespa velutina non è pericolosa più delle altre vespe europee. Si legge su Wikipedia, alla pagina di descrizione della Vespa velutina: “Come le comuni vespe diffuse in Europa è dotata di un pungiglione e presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell’uomo. Secondo gli entomologi la sua pericolosità, per gli uomini e i mammiferi in genere, va paragonata a quella delle altre vespe europee. Diversa è invece la sua pericolosità per le api, di cui si nutre, soprattutto per quanto riguarda le specie europee. Pur abilissimo predatore di api nel suo territorio di origine, è in Europa che questo imenottero riesce a minare seriamente l’esistenza delle comunità apiarie. Le specie apiarie del sud-est asiatico hanno adottato infatti dei comportamenti validi per combattere questo loro predatore, comportamenti sconosciuti alle api europee.” Questo tipo di vespa asiatica dunque è pericoloso soprattutto per le api, mettendo a serio rischio gli allevamenti europei. Per l’uomo invece, nonostante questa vespa sia maggiormente aggressiva, la sua pericolosità non è superiore a quella delle altre vespe europee, quindi non è letale.

Un articolo pubblicato il 6 giugno sul Resto del Carlino online, edizione di Macerata, scrive di un uomo di Civitanova Marche punto nei giorni scorsi da una vespa velutina, ma facendo confusione con le notizie non corrette circolate sul calabrone killer. Intervistato dal quotidiano, l’allergologo Stefano Pucci spiega sull’uomo punto a Civitanova: “È possibile che alcune di queste vespe fossero contenute nelle canne di bambù che il paziente ha portato con sé in Italia in seguito a un viaggio. In ogni caso, la puntura è identica a quella di una vespa comune“. Quindi: 1) non si tratta dei fantomatici calabroni killer provenienti dalla Francia, 2) questa vespa non è poi tanto killer se la sua puntura è identica a quella di una comune vespa europea.

Nello stesso articolo, Alessandra Ripari, segretaria del consorzio apistico provinciale di Macerata, dice sulla vespa velutina: “Per adesso sappiamo che è diffusa a Cuneo, Alessandria e Imperia. Il pericolo per le api è altissimo, dal momento che la vespa velutina le mangia, sbucciandole quando sono ancora vive. Dopo averle catturate, le spezza e poi toglie la parte esterna per cibarsi dei muscoli del torace. Per le persone, invece, è da considerarsi più pericolosa in quanto molto più aggressiva dei nostri calabroni. Un uomo in Francia è morto proprio perché, inavvertitamente, tagliando l’erba, ha distrutto un loro nido. Le velutine infatti costruiscono la casa anche tra i cespugli o a livello del terreno. Le coltivazioni, invece, non dovrebbero subire danni particolari”. Altre conclusioni: la vespa velutina è più pericolosa per l’uomo in quanto più aggressiva di una normale vespa europea, ma, come detto sopra, la sua puntura non è più letale. A rischio rimangono, pertanto, le persone allergiche. Altra informazione importante: in Francia è morto un uomo per aver distrutto un nido di velutine, dunque a seguito dell’aggressione di un intero sciame di vespe, e non per la puntura di una sola; un’eventualità questa che può accadere anche con le normali vespe europee. E infatti sul rischio di morte a seguito della puntura di una vespa velutina, Alessandra Ripari precisa al Resto del Carlino: “Per arrivare al decesso, la persona dovrebbe avere una sensibilizzazione speciale o un’allergia, cosa che succede anche con i calabroni europei. Qui il problema è tutto nella maggiore aggressività“.

L’allarmismo degli ultimi giorni è pertanto del tutto ingiustificato, non solo perché si sono confusi due tipi diversi di vespe asiatiche, la mandarinia, pericolosa in quanto letale ma presente solo in Asia, e la velutina, presente in Europa dal 2004 ma solamente più aggressiva e non più letale per l’uomo di una vespa europea, ma anche perché non c’è alcuna traccia dei fantomatici sei morti in Francia. Solo un uomo in Francia è morto, perché aggredito da uno sciame di vespe velutine dopo aver distrutto involontariamente un loro nido. Un decesso che risale, peraltro, al 30 ottobre 2014 e che è avvenuto nella Valle della Loira, come riporta il sito Bufale.net, che ha smascherato la disinformazione sui calabroni killer e che cita sul caso il sito web dell’associazione francese AAAFA (“Association Action Anti Frelon Asiatique”, Associazione di azione contro il calabrone asiatico).

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