Intimità: nelle donne over 50 migliorano il desiderio e l’eccitazione

Secondo i luoghi comuni, il desiderio sessuale svanisce con l’età. Un’opinione che viene smentita in base ad alcune recenti ricerche tra le quali in ultimo quella condotta su donne over 50 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Zurigo guidati dallo psicologo Andrea Burri.

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La ricerca ha considerato un gruppo di 241 donne di un’età media di 56 anni prese in osservazione nell’arco degli anni, escludendo donne single, omosessuali e vergini. Lo studio ha voluto fare chiarezza sulla funzionalità e la soddisfazione sessuale delle donne per cui è emerso che  migliorano con il tempo e sono legate al desiderio e all’eccitazione.

Dando per scontato che le donne di 49 anni erano in fase pre-menopausa e che ultracinquantenni siano già in menopausa, è stato sottoposto un questionario che valutava elementi sul grado di soddisfazione delle loro relazioni e gli aspetti relativi alla funzione sessuale come il desiderio, l’eccitazione, la lubrificazione, l’orgasmo e il dolore provato durante i rapporti intimi.

All’inizio dello studio, la percentuale di donne che segnalavano una disfunzione sessuale era più alta nel gruppo di coloro che erano in post-menopausa ovvero il 34.3% contro 14,5%. Tuttavia, le possibilità di sviluppare un problema sessuale nel corso dello studio si è dimostrata simile fra i due gruppi, giungendo al 23,2% per le donne più anziane e al 22,2% per quelle più giovani.

A distanza di quattro anni, invece la percentuale di donne che dichiaravano un miglioramento della funzione sessuale era la stessa nei due gruppi, ovvero pari al 7,5% e in entrambi i gruppi erano cambiati in modo positivo i parametri relativi al desiderio, all’eccitazione e alla lubrificazione.
“Queste scoperte mettono in discussione il concetto del periodo di transizione della menopausa come rischio globale e duraturo per i problemi sessuali. Il miglioramento della sessualità potrebbe avere un andamento costante ad un età più avanzata, malgrado i danni biologici eventualmente correlati”, hanno sostenuto i ricercatori.

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