Fiorello: “Non cucino non faccio talent: sono una razza in estinzione”

Lo showman Fiorello, conduttore televisivo e radiofonico non ha deluso il pubblico al Festival della Tv e dei Nuovi Media che si è svolto a Dogliani, in provincia di Cuneo, con lo spettacolo “L’ora del Rosario“, che sta portando in giro per l’Italia.

ROME- JULY 2:  Italian showman Fiorello poses backstage at "Live 8 Rome" at Circus Maximus on July 2, 2005 in Rome, Italy.  The free concert is one of ten simultaneous international gigs including Philadelphia, Berlin, London, Paris, Barrie, Tokyo, Cornwall, Moscow and Johannesburg.  The concerts precede the G8 summit (July 6-8) to raising awareness for MAKEpovertyHISTORY.  (Photo by Franco Origlia/Getty Images)

Un’ora e mezza di show a ruota libera durante il quale Fiorello ha sfoggiato la sua migliore ironia: “Sono da proteggere insieme a quegli altri 3 o 4 che non cucinano in tv e non fanno talent, una razza in estinzione”, ha esordito Fiorello all’inizio del monologo, sottolineando più volte durante lo spettacolo che “si sta perdendo il contatto con il pubblico, con le cose vere. Per questo faccio teatro e mi tuffo tra la gente”.
Un vero e proprio mattatore del palcoscenico sostenendo “questo è ciò che amo stare in mezzo alla gente, il rapporto fisico con il pubblico, anche se qui fa un caldo da scoppiare, e pensare che io credevo che qui al Nord facesse fresco…”.

Fiorello ha poi scherzato e lanciato delle frecciatine ad una giornalista di Repubblica che era tra il pubblico in prima fila:  “Tanto il tuo giornale, qualsiasi cosa io faccia, dirà sempre che sono contro Berlusconi”.

Tra le altre battute Fiorello ha poi incalzato spiegando che “racconto di me, faccio me stesso come al solito e cerco di far ridere con semplicità su qualsiasi cosa, così la gente si riconosce. E senza satira politica, perché in questo momento ce ne è già troppa sui social e poi perché non ce ne è bisogno, la politica fa già da sola, inoltre credo che la gente ne abbia le tasche piene e la sera, sul divano, cerchi qualcos’altro”.

“Chissà, magari con il materiale dello spettacolo che sto portando in giro che per me rappresenta anche un nuovo repertorio, non posso certo dire che a me la tv non piace anche se mi chiedo, come tutti, dove sta andando. Il fatto è che il varietà come lo faccio io costa, portare personaggi come Tony Bennet, Celine Dion o altri del genere, ha un costo sicuramente superiore rispetto ad altri tipo di spettacoli”, ha proseguito Fiorello.

Per quanto riguarda i talent, lo showman ha tenuto a precisare che “non dite che li detesto, li guardo anche, la tv cambia tutti noi. Se uno oggi va in un ristorante e chiede delle trofie al pesto, il cameriere ti chiede ‘forse intende della pasta corta, scottata, su un letto verde in una nuvola bianca e profumo di erbe fresche…”.

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