L’Italia sempre più amante delle bici: 20 città con standard europei

Buone notizie sul fronte dell’ambiente. Il Belpaese sta migliorando da un punto di vista della mobilità in bicicletta e conta su ben 20 città che hanno raggiunto lo standard europeo per le performance di ciclabilità.

A bicyclist stops to look up at the cherry trees as they blossom around the Tidal Basin on the National Mall in Washington, DC, April 10, 2015. The cherry blossoms, originally a gift from Japan, will reach their peak bloom in the next several days. AFP PHOTO / SAUL LOEB        (Photo credit should read SAUL LOEB/AFP/Getty Images)

Tra le migliori si annoverano Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso dove almeno un quarto degli abitanti si spostano quotidianamente su due ruote.
Mentre in cinque città il 20% dei ciclisti è soddisfatto degli spostamenti in bici, in 11 città invece la percentuale di ciclisti è superiore alla soglia del 10%.

In base al rapporto “A Bi Ci della Ciclabilità” sull’uso della bici nelle città italiane, realizzato da Legambiente in collaborazione con Rete Mobilità Nuova in vista del VeloLove, il festival nazionale del ciclismo urbano che si terrà dal 1 maggio al 7 giugno, emerge che “gli italiani sono prontissimi a pedalare appena si creano le condizioni per farlo”.

Dai dati risulta che a Pesaro e Bolzano il 30% degli abitanti utilizzano ogni giorno la bicicletta seguiti da Ferrara (27%) e Treviso (25%).  Secondo la ricerca questi dati sono dovuti anche a progetti mirati condotti dalle amministrazioni locali che premiamo la  mobilità nuova all’interno del centro abitato e il passaggio da un uso quasi esclusivamente ricreativo della bicicletta a un utilizzo per i movimenti casa-scuola e casa-lavoro.

In tutta Italia si registra un boom delle biciclette tra cui almeno un quinto degli abitanti di Ravenna, Rimini, Piacenza, Sondrio e Venezia-Mestre preferisce questo stile di mobilità così come a Pordenone, Biella, Pavia, Reggio Emilia, Novara, Padova, Pisa e Cremona.

“Il cambiamento degli stili di mobilità, più che dalla crisi economica, è probabilmente favorito dalla crisi del vecchio modo di muoversi all’interno delle aree urbane. C’è una forte insofferenza rispetto a una quotidianità fatta spesso di ingorghi, stress, tempo perso, smog e così chi pedala prende sempre più spazio. Purtroppo non c’è possibilità (mancano informazioni statistiche dettagliate) per fare un paragone con la situazione di 5 o 10 anni fa”, ha dichiarato il responsabile aree urbane di Legambiente Alberto Fiorillo, sottolineando che “è evidente che ritrovare oggi ben 17 città italiane con una mobilità ciclabile che soddisfa tra il 15 e il 30% della domanda di trasporto testimonia che il ciclismo urbano non è più un fenomeno di nicchia e che la strada aperta da questi Comuni virtuosi concentrati nel nord del Paese può essere positivamente copiata nel resto d’Italia”.

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