Downey Jr furioso contro un giornalista dopo un’intervista imbarazzante

Robert Downey Jr. è di nuovo sotto ai riflettori. Il noto attore ribelle di Hollywood da poco superato la soglia dei cinquant’anni è furibondo dopo un’intervista sul nuovo film “Avengers: Age of Ultron” con il giornalista Krishnan Guru-Murthy, Channel 4, che ha infierito sull’attore, ponendogli delle domande sul suo passato.

Downey Jr ha avuto un passato travagliato per problemi legati all’alcool e agli stupefacenti per cui è stato ricoverato più volte in centri di disintossicazione. Un periodo buio della sua vita che sembra stia superando grazie anche all’incontro con la moglie Susan Levin sul set di “Gothika”, nel 2005.

Fatto sta durante l’intervista con Guru-Murthy ad un certo punto l’attore non ce l’ha fatta più e ha abbandonato il set. All’indomani Downey Jr ha poi commentato su Instagram che l’intervista era “una me***a di cui mi sono vergognato”.

Al giornalista Howard Stern, l’attore ha poi raccontato che “vorrei essermene andato prima. Sono una di quelle persone che ritengono sempre che un certo decoro sociale sia in atto; dopotutto stiamo promuovendo un film di supereroi, che molti bambini andranno a vedere”.

“Non ha nulla a che fare con il tuo inquietante e oscuro ordine del giorno il fatto che mi debba all’improvviso vergognare e che mi debba sentire obbligato ad accogliere la tua assurda m***a”, ha spiegato Downey Jr, sottolineando che “sono un uomo di 50 anni… e sono poco evoluto per quanto riguarda i semplici confini. Ho pensato: mi stai facendo impazzire”.

Insomma, Downey Jr ha evidenziato che non era tenuto a dover sopportare quel tipo di domande problematiche laddove era in discussione la promozione di un film e che deve imparare a tagliare prima la discussione, per evitare di arrivare al contatto fisico: “Ciò che devo fare in futuro è darmi il permesso di dire Questo è probabilmente un parassita sifilitico, e ho bisogno di prendere le distanze da questo pagliaccio. Altrimenti, potrei mettere le mani addosso a qualcuno, e poi sì che ci sarebbe una vera storia”.

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