Raul Bova e Chiara Giordano, scaramucce finali e messaggi taglienti

L’intervista rilasciata da Raul Bova a Vanity Fair, non ha fatto altro che amareggiare di più l’animo di Chiara Giordano, l’ex moglie del bellissimo attore. Finisce così un matrimonio durato 13 anni, coronato dall’arrivo di due meravigliosi figli. Sullo sfondo di questa vicenda che può sembrare un divorzio fra tanti si muove una “variante sul tema” particolarmente scomoda e ingombrante, l’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace, madre della Giordano ed ex suocere di Raul. Chedonna.it vi svela tutti i retroscena della battaglia mediatica della coppia.

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Non l’ha proprio mandata giù, quella intervista rilasciata da Bova e pubblicata da Vanity Fair, proprio durante i giorni in cui si spegneva il padre di Chiara Giordano e suo ex marito. La Berardini de Pace, che aveva già colpito il suo ex genero sulle pagine del quotidiano “il giornale” di cui è una collaboratrice, pubblicando una lettera intitolata “Caro genero degenerato, vai e non tornare”, non esplicitamente dedicata a lui ma decisamente allusiva.

Chiara Giordano risponde all’ex marito con il silenzio

Raul Bova nella sua intervista a Vanity Fair parlò di un matrimonio finito da tempo, in cui era diffcile continuare a stare. Parla della suocera come una donna che rispettava solo perchè madre di sua moglie e nonna dei suoi due figli.  Vuole mettere fine alla gogna mediatica che lo vede marito traditore e che dipinge la sua nuova compagna come la ventenne che ha distrutto una famiglia, affermando che stare in un rapporto recitando la parte del marito perfetto non era per lui una cosa giusta e che dopo aver tentato più di una volta di salvare il matrimonio insieme a Chiara ha preferito mettere fine alla loro unione. Soltanto successivamente ha conosciuto Rocio con cui attualmente vive una bellissima e solida storia d’amore. A tutto questo Chiara Giordano risponde con un post su Instagram in cui pubblica un aforisma che parla di persone che per star bene devono farne star male altre e lancia un hashtag che poco lascia alla interpretazione “il silenzio vale più di mille parole”. Un modo decisamente elegante per palesare la sua sofferenza di donna e di madre.

chisra

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