Canone Rai: ecco come disdirlo

Il canone Rai spesso non è una tassa che viene pagata volentieri dal cittadino. Si tratta di un pagamento che scade ogni 31 gennaio del nuovo anno. In alcuni casi vi è la possibilità di pagarlo in ritardo. Superata questa seconda scadenza, però vi sarà una mora e tramite posta vi arriverà la famosa cartella Equitalia.

A statue of a horse, symbol of the Itali
Per evitare questa spiacevolissima sorpresa oppure se non volete più pagare il canone vi è la possibilità di disdire il canone presentando una richiesta formale alla Rai.
Tuttavia l’esenzione può essere richiesta solo per alcuni motivi tra i quali la cessione, l’alienazione o il suggellamento. Ovvero da coloro che non possiedono un televisore o un “apparecchio atto o adattabile alla ricezione di segnali televisivi” oppure nel caso in qui avete regalato o portato in discarica la vostra tv (in questo caso è bene farsi rilasciare il certificato di demolizione).

In alternativa, potrete chiedere invece il sugellamento del proprio televisore: in passato, le autorità apponevano un sigillo all’apparecchio, sistema che oggi giorno è in disuso. Ma in questo caso, l’utente s’impegna formalmente a non utilizzare il televisore.

Per disdire il canone Rai dovrete presentare la richiesta entro il 31 dicembre per non usufruire del servizio l’anno successivo. Il termine slitta al 1 luglio se la disdetta arriva entro il 30 giugno.
E’ bene ricordare che se il contribuente ha provveduto a pagare il canone per l’anno in corso, in questo caso, il corrisposto dell’intera annualità non sarà rimborsato.
Infine, il suggellamento del proprio televisore è necessario effettuare un pagamento unico di 5,16 euro con vaglia postale intestato a “Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 – Sat Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino” indicando nella causale il numero del Canone TV e pagando l’importo per ogni apparecchio da suggellare.

Ecco il link dove scaricare il modulo: Disdetta Rai

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