Ciclone Pam: isole devastate nel Pacifico. Migliaia di persone senza casa

Sono tornati nelle loro abitazioni i residenti di Mele, nella Repubblica di Vanuatu, l’isola che appartiene all’arcipelago di 83 isole del Pacifico, colpita dal ciclone tropicale Pam, del 5° grado sulla scala Saffir-Simpson, il maggiore  che con venti superiori di 300 chilometri all’ora.
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Il bilancio provvisorio conta fino ad oggi otto morti e venti feriti, ma secondo le autorità le vittime sono destinate ad aumentare.
Tre quarti delle abitazioni sono state distrutte o gravemente danneggiate a Port Vila, la capitale di Vanuatu e la stessa situazione è riscontrata nelle isole più remote, molte delle quali restano irraggiungibili.
Sembrava un mostro. Sono tantissime le persone rimaste senza casa, la maggior parte degli edifici è stata distrutta, come la maggioranza delle case, delle scuole, dei servizi sanitari”, ha detto il presidente dell’arcipelago delle isole Vanuatu, Baldwin Lonsdale, che si trovava in Giappone per partecipare ad una conferenza dell’Onu sulla prevenzione dei disastri climatici.

Il presidente ha poi reso noto che “al momento abbiamo bisogno soprattutto di assistenza umanitaria”. Al suo appello hanno già risposto il Regno Unito, con circa 3 milioni di euro, l’Unione europea con un milione e la Nuova Zelanda con 690mila euro.
“Tutto è devastato  l’hotel a cinque stelle in cui alloggiavamo è distrutto. La popolazione è stata decimata”, hanno dichiarato due turisti, bloccati sull’isola, mentre gli aerei militari in provenienza dall’Australia e dalla Nuova Zelanda stanno portando acqua potabile, medicinali e coperte per i circa 10mila abitanti dell’isola principale.

L’Unicef ha invece stimato che circa la metà dei 260 mila abitanti dell’arcipelago abbiano subito dei danni e che decine di migliaia di bambini hanno urgente bisogno di assistenza: “Circa 60.000 bambini di Vanuatu sono colpiti. Siamo particolarmente preoccupati per la loro salute, la nutrizione, la sicurezza, l’istruzione e il loro recupero”, ha dichiarato Isabelle Austin, vice rappresentante Unicef per il Pacifico.
Secondo l’Unicef, almeno 70 mila bambini in età scolare non possono andare a scuola. L’Unicef ha resto noto di sostenere i bambini e le famiglie nei centri di evacuazione con servizi di protezione dell’infanzia, istruzione e sanità e che al contempo sta coordinando una campagna di prevenzione contro il morbillo con l’Oms e il ministero della Salute di Vanuatu. Oltre alle iniziative promosse nell’arcipelago, per soddisfare le prime necessità immediate dei bambini e delle famiglie colpite dal ciclone Pam, l’Unicef necessita di almeno 2 milioni di dollari, in particolare nei settori della salute, dell’istruzione, della nutrizione e della protezione.

Save the Children invece ha evidenziato che le sfide logistiche potrebbero essere più impegnative di quelle generate dal tifone Haiyan che nel 2013 devastò le Filippine. Tanto che un portavoce della Croce Rossa ha descritto la situazione come “apocalittica“.

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