Produrre elettricità con le giostre e le altalene: la rivoluzione energetica in Ghana

Il settore delle energie rinnovabili ha un potenziale sconfinato che purtroppo molto spesso non viene contemplato adeguatamente.
Ma grazie ad alcune iniziative, le rinnovabili si rivelano importanti per molte persone che in alcuni luoghi del mondo, nelle aree più remote di alcuni paesi, non hanno accesso ai servizi, come la semplice elettricità e sono pertanto penalizzate.

ghana

E così, l’organizzazione no profit Empower Playgrounds ha ideato un progetto che consiste nel creare energia dalle giostre e dalle altalene, presenti in numerose scuole in Ghana.
EPI Merry-go-rounds” è una piattaforma che permette ai bambini di giocare, spingendo a turno una sorta di ruota che produce energia che grazie a speciali turbine con cavi sotterranei è grado di trasformare il movimento dei bambini in corrente elettrica con la quale vengono ricaricate delle lampade LED a batteria. Le lanterne sono state sviluppate dalla Energizer Battery Corporation e hanno una batteria interna all’idruro di nichel (NIMH) in grado di fornire più di 40 ore di luce intensa e la vita complessiva del dispositivo supera i 5 anni.

In questo modo, i bambini possono ricaricare le loro lampade a scuola che potranno utilizzare nelle loro abitazioni, dove ci sono continue interruzioni di corrente, per studiare. Infatti, secondo i dati, in alcune aree rurali del Ghana, i bambini non hanno la possibilità di studiare a casa quando il sole tramonta e così meno del 10% dei bambini riesce ad andare al liceo.

Ma grazie all’iniziativa, Empower Playgrounds ha portato l’energia elettrica in 40 scuole del Ghana, aiutando 10.000 bambini. Un’idea incredibile che dovrebbe anche essere estesa e non a caso è in corso anche un progetto pilota che potrà servire una comunità di 2.000 persone.

“Il nostro obiettivo non è guadagnare soldi o fare profitti ma abbiamo bisogno di soldi per rendere il sistema e il progetto sostenibili” ha spiegato George Thompson, project manager dell’Ong.

Impostazioni privacy