Paura per Anna Marchesini: cade sul palco e non riesce a rialzarsi

L’attrice e comica Anna Marchesini, indimenticabile protagonista del Il Trio con Tullio Solenghi e Massimo Lopez, è caduta al termine dello spettacolo “Cirino e Marilda non si può fare” che si è tenuto al Teatro Rossini di Pesaro.

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L’attrice è caduta mentre stava salutando il pubblico che l’aveva applaudita con una standing ovation di 15 minuti. Marchesini però non è riuscita a rialzarsi e l’organizzazione del teatro ha dovuto far calare il sipario, mentre il pubblico commosso ha continuato ad applaudirla per incoraggiarla. L’attrice sostenuta da una collaboratrice è poi riapparsa sul palco, per tranquillizzare gli spettatori. Ironizzando sulla sua malattia, la Marchesini ha poi detto al pubblico:  Si sta in vita per obbedire alle necessità della vita. Non ho ancora capito perché si sta in vita… ma io ci sto”.

Da tempo la Marchesini è malata di artrite reumatoide per cui all’esterno del teatro è giunta l’ambulanza del 118 che l’ha accompagnata in ospedale per accertamenti.

Una settimana prima dello spettacolo la Marchesini aveva dichiarato che “Con gioia attendo di raccontare questa storia in un palcoscenico che ho immaginato nudo e senza supporti scenici per permettere alla voce e al corpo di riscrivere ogni volta la storia, narrando non come un lettore ma come l’attore ogni volta diverso protagonista della vicenda stessa che non può che viverla quella storia, rappresentarla senza mai conoscerne la fine”.

Nel mese di novembre scorso, l’attrice è stata invece ospite di Fabio Fazio nel programma di “Che tempo che fa” in onda su RaiTre, durante il quale aveva annunciato il suo ritorno a teatro con lo spettacolo “Cirino e Marilda non si può fare” a Milano.  “Ho fatto sempre tutto quello che ho voluto e per questo mi sento libera. Non ho voluto fare la pubblicità e non l’ho fatta. Non ho voluto fare il cinema, ma il teatro e l’ho fatto con Massimo e Tullio e poi da sola”, aveva invece detto la Marchesini all’Ansa.
L’attrice aveva raccontato a Fazio di aver scritto la storia di “Cirino e Marilda” e che si è rivelato essere “il libro che mi ha dato più soddisfazione scrivere, per la possibilità di creare tanti piccoli universi e poter descrivere tanti personaggi che sono tutti protagonisti”.
“In un romanzo non sarebbe stato possibile – ha poi proseguito l’attrice-. In fondo, poi, i miei racconti sono romanzi brevi. L’ispirazione è venuta dalla rilettura delle novelle di Pirandello in cui c’è una umanità che si racconta”. Una passione per il teatro e la libertà di voler fare quello che amava: “Perché ho una totale indifferenza al denaro”, ha rivelato l’attrice, sottolineando che “il gusto per me è sempre stato fare una cosa perché la meritavo. Un’eventuale raccomandazione mi renderebbe infelice”.
Per quanto riguarda la sua esperienza con il Trio, lei stessa ammette che non le manca: “E’ stata un’esperienza totale, completa. Avevamo una specie di promessa: quando tutto non sarà al mille per mille come è ora, allora la cosa potrà finire. Era nelle nostre prerogative tutto questo. Siamo rimasti amicissimi”.

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