LIBRI: ‘Il giorno in cui mia madre non riuscì più a trovare la cucina’

9788807090554_quartaOggi, la redazione di CheDonna, per la categoria Libri, vi presenta una novità: Il giorno in cui mia madre non riuscì più a trovare la cucina.

La demenza senile e la sua forma più frequente, l’Alzheimer, si infilano in sordina nella vita di chi ne è colpito e dei suoi familiari, con sintomi spesso leggeri e non diagnosticati, fino a che la degenerazione cerebrale trasforma pensieri e azioni del malato, rendendolo quasi estraneo agli occhi di chi gli è vicino da sempre.

“La demenza ci ha costretti a prendere una strada, di cui per fortuna non abbiamo visto ancora la fine. Una strada che solleva molte domande, alcune delle quali avrei aspettato ancora volentieri a pormi. Domande sul significato della memoria, dell’identità e delle possibili perdite, domande sulla dignità di un essere umano affetto da demenza, domande sulla vita e la morte e su quello che ci sta in mezzo.”

In questo libro ogni fase della malattia viene ripercorsa: dai primi sospetti al dramma della presa di coscienza, al presente “malato”. Riflessioni, consigli, ricordi, informazioni, sorrisi e lacrime si mescolano in un testo ricchissimo di spunti, con lo scopo di condurre il lettore ad affrontare con forza e consapevolezza i problemi e le situazioni comuni a chi convive con una persona affetta da demenza: sensi di colpa e di impotenza, dubbi su come gestire, praticamente ed emotivamente, la malattia e la cura del familiare malato, paura di essere dimenticati da chi più si ama, ma talora anche stupore per l’imprevista capacità di saper guardare alla realtà con occhi nuovi e di tornare ad apprezzare le piccole cose.

Jörn Klare, figlio di una settantenne colpita da demenza senile, racconta la sua esperienza alternando voci diverse e appartenenti a diversi momenti: i suoi pensieri su una realtà, certamente per lui inedita, faticosa, ma non priva di squarci di luce; i ricordi della madre, registrati prima che si ammalasse; infine, gli approfondimenti con esperti di vari settori – medici, geriatri, assistenti alla cura, filosofi, sociologi – che, con grande ricchezza informativa, affrontano questioni molto concrete. Restituisce così una prospettiva molteplice che offre al lettore un valido accompagnamento lungo un percorso difficile da accettare.

Jörn Klare (1965) ha studiato psicologia e storia del teatro e dello spettacolo alla Freie Universität e all’Accademia delle Belle arti di Berlino. Giornalista freelance, ha scritto per varie testate tra cui le prestigiose “Die Zeit” e “Süddeutsche Zeitung”. È anche autore di reportage per la radio. Vive con la moglie e due figlie a Berlino.

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