Nuova Zelanda: corpo di un 19enne riemerge dal ghiacciaio dopo 40 anni

I ghiacciai del Tasman, nel Parco Nazionale del Monte Cook, ad ovest di South  Island, in Nuova Zelanda, hanno restituito dopo 42 anni, il corpo di un 19enne che fu travolto, nel settembre del 1973, da una valanga.
Glacier Climb

Il giovane stava salendo con un compagno di circa 60 anni ed entrambi furono travolti dalla slavina di una cornice sulla quale camminavano che ha ceduto. I soccorsi durante i quali fu ritrovato solo l’uomo più anziano s’interruppero in quanto nel punto di ritrovamento la neve era profonda quasi 9 nove metri.
Ad individuare i resti del giovane, una guida e uno scalatore che nel ghiaccio notato della stoffa attaccata ad un vecchio piolo, un guanto e dei calzini.
“C’era un corpo con la pelle coriacea, e nelle vicinanze degli stivali, ma non ho avuto voglia di guardare al loro interno. Non è il modo più bello per trovare una persona”, ha riferito la guida.
“Si attende ora l’esame del Dna, ma il resti sono ben conservati e il riconoscimento sarà facile”, ha fatto sapere un funzionario della polizia.
Secondo quanto riferiscono i media locali, si tratta del secondo ritrovamento in pochi giorni, forse a causa delle poche nevicate e delle temperature più elevate. Ad oggi, mancano ancora all’appello 62 alpinisti dispersi sul Monte Cook dal 1907.

Nel 2001, sul ghiacciaio Hooker furono trovati i resti degli alpinisti svizzeri Manser ed Edwin Kunz, scomparsi nel 1963, mentre nel 1999, quelli di John Cousins e Michael Goldsmith, scomparsi 36 anni prima.

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