Incendia la casa dove venne stuprata e uccisa la figlia di 7 anni

Per molti il fuoco è un elemento purificatore e lo sa molto bene la madre di una bambina che all’età di 7 anni, mentre stava tornando a casa dalla scuola, fu rapita, stuprata e uccisa da un giovane uomo di  29 anni. Il corpo della bambina fu poi ritrovato in un giardino pubblico con segni di violenza.

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Il suo aguzzino, Jared Harrell venne poi condannato nel 2012 all’ergastolo. Mentre la madre, Diena Thompson creò una fondazione in ricordo della figlia e per i bambini vittime di violenze con la quale riscattò l’abitazione dell’assassino della figlia, ad Orange Park, in Florida, che venne trasformata come sede di addestramento dei vigili del fuoco.

A distanza di 6 anni, nella ricorrenza della data del giorno dell’omicidio della figlia, la signora Thompson ha organizzato un vero e proprio rituale liberatorio, con il quale ha dato fuoco a quell’abitazione degli orrori, con il sostegno della comunità e dei vigili del fuoco che hanno monitorato l’incendio per evitare che investisse altre abitazioni.

Diena ha scattato una fotografia nella quale è abbracciata agli altri suoi due figli e sullo sfondo la casa è in fiamme. Tutti e tre hanno un sorriso impresso sul loro volto, un sorriso amaro con il quale hanno voluto distruggere quel luogo degli orrori che adesso non esiste più.

“Era un angelo, il nostro raggio di sole e rimarrà sempre una bambina nei nostri cuori”, ha commentato la madre, con le lacrime agli occhi, ricordando quella tragedia che ha cambiato la vita della sua famiglia.

Burn baby, burn. Io sono il lupo cattivo questa volta, abbattendo la porta e dando fuoco alla casa”,  ha poi aggiunto la madre.

Ecco il video:

 

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