LIBRI: Rap – Roma Action Poetry

coverOggi, la redazione di CheDonna, per la categoria Libri, vi presenta una novità.

Roma Action Poetry realizzata da “Romapoesia”,dal 16 al 28 febbraio, una delle manifestazioni storiche della cultura a Roma, è un Festival d’Inverno. E’, artisticamente un’azione interdisciplinare. La parola e le altre” che fa da sottotitolo a Roma Action Poetry ci suggerisce una poesia ibridata dalla musica, dal gesto, dal cinema, dalla scienza, dall’antropologia. Ci dice di viaggi della parola – di andata e ritorno – con le “altre arti“: la lettura-concerto di Luigi Cinque, la presentazione di Valerio Magrelli del suo ultimo libro La lingua restaurata e una polemica, la lettura-concerto di Tristi Tropici di Levi Strauss, il concerto con David Riondino a cura di Luigi Cinque, la videopoesia di DoctorClip, l’incontro di scienza su “dissipazione ed esperienza estetica” con Giuseppe Vitiello, il reading poetico con Mariangela Gualtieri e Mariella Mehr – poetessa, quest’ultima, con una vita di grande significazione artistica, prossima al Nobel – il concerto per attore e banda sinfonica con Luigi Rigoni e Antonio Imparato, il workshop del progetto di teatro-danza di Meritxel Campos Olivé che culminerà nell’anteprima italiana di Human Loops

Dichiara il direttore artistico Luigi Cinque:“La parola e le altre” che fa da sottotitolo a Roma Action Poetry, ci suggerisce una poesia ibridata dalla musica, dal gesto, dal cinema, dalla scienza, dall’antropologia. Ci dice di viaggi della parola – di andata e ritorno – con le “altre arti “.

Da qui il senso di RAP Fest come di una continua azione interdisciplinare, favorita – aggiungo – dal suo essere un Festival a caratura invernale: il raccoglimento, gli interni, gli orari, il tipo di ascolto possibile, rimandano infatti a situazioni “berlinesi”. Le action del programma sono distribuite in luoghi diversi con un disegno di rete metropolitana. Dal centro alla periferia e ritorno. Ci interessava sperimentare, insieme a sguardi e attenzioni “altre” dalla norma, il linguaggio del centro – come diceva il poeta Josif Brodsky – che decanta nella periferia e quest’ultima a sua volta che propone una nuova lingua poetica.

Programma

Lunedi 16 febbraio/- 18:30/20:00 – LIBRERIA ASSAGGI

Valerio Magrelli presenta e legge il suo libro

LA LINGUA RESTAURATA E UNA POLEMICA. OTTO SONETTI A LONDRA

Edizioni Manni collana Pretesti

Ibridazione, incrocio di generi e la più ampia, sperimentale libertà espressiva sono i caratteri essenziali di quello che potrebbe definirsi un “libro-ornitorinco”, usando un termine coniato dal musicista Carlo Boccadoro per la terza raccolta poetica di Valerio Magrelli. L’occasione è l’impatto con dodici luoghi esplorati in un breve soggiorno londinese, cui segue un’accesa discussione politica (sotto forma di dialogo tra le figure immaginarie di Machiavelli e del Tenerissimo) sulle magnifiche sorti italiane, dalla disoccupazione giovanile alla fuga dei cervelli. Dopo le invettive, una scommessa: raccontare la storia sentimentale di un restauro, per l’esattezza quello di un dipinto del Settecento, visto attraverso le mail della sorella dell’autore, restauratrice, e di uno storico dell’arte, chiamati a illustrare il processo tecnico cui sottoporre la tela. Il tutto grazie a otto sonetti di Magrelli, quattro dei quali composti in inglese. Una piccola traduzione da Adam Elgar chiude questo volume di essenze e sostanze solo in apparenza diverse.

Giovedi 19 febbraio- 19:30/21:00 – LIBRERIA ASSAGGI

TRISTI TROPICI di Claude Levi-Strauss

Lettura-concerto di Luigi Cinque e David Riondino – Live set  di Maurizio Mariani

Coro Poeti

Brani, suoni e immagini da uno dei libri che ha cambiato i destini non solo dell’antropologia ma della letteratura mondiale. Lo sguardo di Levi Strauss sul mondo, sul secolo breve, sul viaggio di un ignaro Ulisse contemporaneo, che conosceva tuttavia Marx, Freud e Joice.”Ho cercato la mia strada molto a lungo. In etnologia sono un completo autodidatta. Una prima rivelazione l’ho avuta per ragioni inconfessabili: smania d’evasione, desiderio di viaggiare.” Queste parole di Claude Lévi-Strauss riassumono il senso di “Tristi Tropici”, resoconto delle spedizioni compiute dall’autore nel Mato Grosso e nella foresta amazzonica. Quando Lévi-Strauss, nel 1934, arrivò a Sào Paulo per ricoprire la cattedra di sociologia all’università, il suo interesse per l’antropologia era ancora una passione non concretizzata. Una volta giunto in Brasile, la curiosità per le culture indigene e il desiderio di visitare un paese in gran parte inesplorato lo spinsero a organizzare una serie di ricerche “sul campo”. Entrò così in contatto con le tribù autoctone, potè conoscerne direttamente le usanze e la vita quotidiana. Di ritorno da quel lungo viaggio, Lévi-Strauss lasciò calare il silenzio su quell’esperienza: non una parola che ricordasse le difficoltà, i rischi che gli incontri con civiltà indigene gli avevano procurato. Quindici anni più tardi, decise di raccontare ciò che aveva visto e vissuto.

Venerdi 20 febbraio- 11:00/13:00 – CENTRO CULTURALE ALDO FABRIZI

LA VIDEOPOESIA INCONTRA LE SCUOLE

A cura del Centro Culturale Aldo Fabrizi e DoctorClip Roma Poetry Festival

Michele Cinque, direttore artistico di Doctor Clip – primo festival di videopoesia in Italia – presenta per le scuole, nel Centro Culturale Aldo Fabrizi, una selezione delle migliori videopoesie provenienti da tutta Europa.L’incontro con gli studenti con la videopoesia rappresenta il conseguente, e non meno rilevante, focus dell’evento: l’interazione fra poeta – sorpreso, di volta in volta, nel ruolo di giovane videomaker-spettatore-attore – dei propri sentimenti.Azione e visualizzazione delle emozioni. Attualizzazione poetica dei sentimenti. In un epoca, la nostra, di smartphone, tablet e videocamere utilizzate come protesi delle nostre mani, dei nostri occhi, dei nostri sensi.

Venerdi 20 febbraio- 19:30/21:00 – LIBRERIA ASSAGGI

DISSIPAZIONE ED ESPERIENZA ESTETICA

Incontro sulla scienza e l’arte con Giuseppe Vitiello

Dipartimento di Fisica “E.R.Caianiello”, Università di Salerno e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Conversazione-spettacolo su alcuni aspetti del modello dissipativo quantistico del cervello umano traendo spunto dalla trama e da alcune sequenze proiettate del film Transeuropae Hotel di Luigi Cinque. Il sistema cerebrale è descritto come un modello aperto, in continuo scambio con l’ambiente in cui è inserito. Nel modello, come nel film, antinomie quali informazione/conoscenza e sentire/sapere si dissolvono nell’esperienza estetica, tra “me e l’oggetto”, che caratterizza la nostra dimensione esistenziale. Il problema cruciale, alla frontiera tra neuroscienze e fisica, è capire come accade che una decina di miliardi di cellule nervose con le loro intricatissime connessioni possano funzionare in modo coerente, cioè come una grande unica orchestra, con grande stabilità e efficienza, in grado di reagire agli stimoli esterni in frazioni di millesimo di secondo e come, da un tale ammasso di cellule nervose, possa emergere la coscienza. Questo “dilemma”, come lo ha chiamato Karl Lashley agli inizi degli anni quaranta del secolo scorso, aspetta ancora una soluzione. Studi sul cervello e sul suo funzionamento mostrano che gli stimoli che esso riceve dalle molteplici percezioni attraverso i canali sensori con cui è permanentemente e indissolubilmente legato all’ambiente si traducono in impulsi dei singoli neuroni, che, elaborati, producono i comandi dei centri motori con cui il cervello dinamicamente situa il corpo nel mondo esterno.ll lavoro è pubblicato in “Imago. Studi di cinema e media”, n. 7/8, anno IV (2013) Cinema & Energia. Percorsi interdisciplinari tra scienze, estetiche e tecnologie, a cura di Marco Maria Gazzano e Enrico Carocci, Bulzoni Editore, Roma, ISSN 2038-5536, pp. 223-232Su Transeuropæ Hotel, scrive Roberto Silvestri: “Non manca una drammaturgia forte, seria, da giallo-noir, e dunque piena di humor. Non è un documentario. E’ piuttosto un ipertesto. Non a caso hanno contribuito alla sceneggiatura il poeta Valerio Magrelli e la scrittrice Rossana Campo. Con amore non dissimile e con la stessa grinta sincretica di Jonathan Demme (Enzo Avitabile) in un film non fiction – un doc più tradizionale, con tanto di interviste e set transmusicale finale registrato – che finalmente riesce a uscire nelle sale italiane, il compositore e strumentista Luigi Cinque, esordiente nel lungometraggio (ma non sembra proprio per la maestria nella formulazione d’immagine), ci inietta direttamente nelle vene la musica, al di là della infarinatura tecnica più o meno assente nel nostro pubblico e della sensualità armonica, altissima. Siamo consapevoli che la musica, scienza e arte nello stesso tempo, o forse ancora di più, come ci fa intuire il professore di fisica Giuseppe Vitiello, è un mezzo di trasporto e di conoscenza collettivo, immateriale e seducente, e che ci conduce ai confini della realtà: tra fiction non fiction, vita e non vita, visibile e invisibile, ragione e immaginazione, scienza e fantascienza. L’atteggiamento fiabesco, patafisico, metareale e poetico è lo stesso di Rod Sterling. Siamo tra essere e non essere. Siamo in pieno, vibrante, road musical”.

Sabato 21 febbraio – 15:00/16:30 – CENTRO CULTURALE GABRIELLA FERRI

HUMAN LOOPS

Presentazione del progetto coreografico ispirato alla Community Dance di

Meritxell Campos Olivé

Con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

Meritxell Campos Olivé, coreografa, danzatrice e docente di danza contemporanea attiva a Berlino, presenta, per la prima volta in Italia, assieme al suo staff artistico, il disegno coreografico Human Loops.L’idea prevede il coinvolgimento di una quarantina tra non professionisti e professionisti – nel campo della danza, del canto o della recitazione – interessati a partecipare al progetto senza restrizioni di età, esperienza scenica, formazione e capacità.Human Loops è stato rappresentato al Rotes Rathaus di Berlino nel 2012, a Sant Feliu de Guíxols (Barcellona) nel 2013 e al Deutsches Hygiene Museum di Dresda nel 2014. Per l’Italia, si tratta della prima edizione assoluta.

21-27 febbraio – 17:00/18:30 – CENTRO ARCI MALAFRONTE

HUMAN LOOPS

Apertura del workshop di danza sul progetto coreografico collettivo di

Meritxell Campos Olivé

Con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

Dal 21 al 27 febbraio, durante una settimana di workshop, i partecipanti saranno guidati nella creazione di “loops”: brevi frasi di movimenti e strutture vocali, scaturite dall’osservazione del comportamento umano, della natura e dei fenomeni dell’universo. I risultati del lavoro collettivo confluiranno in una performance, coreografata da Meritxell Campos Olivé, che verrà presentata al pubblico l’ultimo giorno del laboratorio. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, poiché l’obiettivo principale del progetto è proprio lo scambio interculturale e sociale che avviene tra i partecipanti, che si ritroveranno a condividere un’esperienza di accrescimento umano, intellettuale e creativo.

 

Sabato 21 febbraio – 18:30/22:30 – CENTRO CULTURALE ALDO FABRIZI

LA VIDEOPOESIA di DOCTORCLIP

Proiezione delle opere finaliste e vincitrici dei Festival di DoctorClip di Roma, ZebraFestival di Berlino e Oslo

DOCTORCLIP è il primo festival italiano di videopoesia, appuntamento biennale dedicato all’esplorazione dei territori di confine della parola poetica e delle arti visive. Le migliori opere pervenute da ogni angolo del mondo si misurano e sono giudicate da una giuria internazionale che assegna il Doctorclip Award. Per questa occasione Doctorclip porta al Centro Culturale Aldo Fabrizi un programma delle migliori opere pervenute nella storia del festival. Partecipa Simone Carella regista e inventore delle celebri giornate di poesia di Castelporziano.

 

Lunedi 23 febbraio – 18:00/22:30 – TEATRO PALLADIUM

IO POETA

ESILI con Mariella Mehr e Mariangela Gualtieri

Reading poetico a due voci, video e concerto sul tema dell’esilio

In collaborazione con Poetitaly e Teatro Palladium

La prima delle cinque serate al Teatro Palladium di IO POETA, il progetto curato da Simone Carella con la collaborazione di Andrea Cortellessa, Gilda Policastro e Lidia Riviello, si intitola ESILI e prevede la partecipazione di due voci di grande respiro internazionale come MARIELLA MEHR, poetessa svizzera di etnia rom dalla drammatica biografia (che verrà accompagnata da Anna Ruchat, curatrice delle sue opere in italiano), e MARIANGELA GUALTIERI, celebrata drammaturga e performer oltre che autrice di versi. Come per gi altri appuntamenti, che si avvicenderanno a cadenza mensile sino ai primi di giugno, la serata –  che ha il patrocinio dell’Università Roma Tre – sarà preceduta, nel pomeriggio nel foyer del teatro, da un momento di approfondimento sul tema e su un autore del recente passato che di questo tema appare l’incarnazione, AMELIA ROSSELLI.
18:00/19:15 – Incontro su Amelia Rosselli sul tema dell’Esilio, con Laura Barile,
Andrea Cortellessa, Paolo Gervasi, Antonio Loreto, Camilla Miglio e Anna Ruchat
19:15/19:45 – Video di Amelia Rosselli
19:45/20:15 – Pausa
20:15/ 21:00 – Reading di Mariella Mehr con presentazione e traduzione di Anna Ruchat
21:15/ 21:45– Spettacolo-concerto con brani dal “MIO ANGELO DI CENERE “ da notizie dall’esilio di M.Mehr
21:45/22:15 – Reading di Mariangela Gualtieri. Presenta Gilda Policastro
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca. Ha pubblicato alcune raccolte di versi, fra le quali Antenata (Crocetti 1992), Fuoco centrale (Einaudi 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Bestia di gioia (Einaudi 2010) e il testo teatrale Caino (Einaudi 2010).
Mariella Mehr è nata a Zurigo nel 1947. Di etnia Jenisch, ha subito persecuzioni in nome del programma eugenetico promosso dal governo svizzero nei confronti dei figli appartenenti a famiglie nomadi. Da bambina piccolissima fu sottratta alla madre e assegnata in periodi diversi a varie famiglie e a tre istituzioni educative. Lo stesso accadde quando fu lei a diciotto anni ad avere un figlio, che le fu tolto. La rabbia contro le istituzioni sviluppò in lei uno spirito ribelle che la condusse a subire quattro ricoveri in ospedali psichiatrici e quasi due anni di carcere femminile. Dal 1975, come giornalista, ha scritto molti articoli di denuncia. Negli ultimi vent’anni ha vissuto prevalentemente in Toscana. Ha pubblicato diversi romanzi e quattro libri di poesia. In traduzione italiana: il libro autobiografico Silviasilviosilvana (Guaraldi 1995), i romanzi Il marchio (Tufani 2001), La bambina (Effigie 2006) e Accusata (Effigie 2008), le raccolte poetiche Notizie dall’esilio (Effigie 2006), San Colombano e attesa (Effigie 2010) e Ognuno incatenato alla sua ora (Einaudi 2014).

Giovedi 26 febbraio – 19:30/21:00 – LIBRERIA ASSAGGI           

IL TROMBETTIERE di Davide Riondino e Milo Manara

Lettura-concerto di Davide Riondino con la collaborazione musicale Luigi Cinque

Editore Magazzini Salani

Giovanni Martini, trombettiere del 7° Cavalleria Usa del Generale Custer, è l’unico superstite della battaglia del Little Big Horn nel 1876. In seguito combatté (e suonò) a Cuba con l’esercito americano nel 1898. Garibaldino, emigrante, soldato e trombettiere, muore nel 1922 a New York.Il libro di Riondino e Manara ripercorre, in forma di ballata, il vagabondaggio di questo musicista analfabeta, i suoi incontri umani e musicali e, individua, in  questo “musico-ignoto” un precursore, nello stile di vita, di molti musicisti contemporanei.Il libro è un racconto in versi. La lettura scenica, immersa nella musica evocata da Luigi Cinque, ne fa una piccola opera per narratore-cantore e musicista.

Venerdi 27 febbraio – 18:00/19:30 – TEATRO GIUSEPPE VERDI – SETTECAMINI

IL POEMA DI AS di Luigi Rigoni

Concerto poetico per attore e banda sinfonica.

Lettura recitata di Luigi Rigoni. Musiche eseguite dal Complesso Bandistico Arturo Toscanini diretto dal Maestro Antonio Imparato a cura di Simone Carella e Luigi Cinque.

Costruzione ed elaborazione in tempo reale di un videopoema.

Sabato 28 febbraio- 19:00/20:30 – CENTRO ARCI MALAFRONTE

HUMAN LOOPS

Anteprima italiana del progetto di teatro-danza ispirato alla Community Dance di

Meritxell Campos Olivé

Edizione italiana a cura di Paola Autore e Monica Vannucchi

Con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

Danza, musica, poesia nel primo esperimento romano in anteprima di Human Loops, l’evento che ha emozionato le città di Berlino, Barcellona e Madrid. Human Loops è un progetto di teatro-danza ispirato alla Community Dance, una forma di rappresentazione alla quale partecipano sia professionisti sia amatori, integrando danza, canto e teatro. Durante una settimana di workshop i partecipanti, seguiti da un team formato e diretto dalla coreografa, creano e sviluppano movimenti propri, suoni e “loops”: immagini/scene coreografiche cicliche che rappresentano comportamenti tipici dell’essere umano, movimenti della natura e del cosmo. Il progetto è stato già rappresentato con successo al Rotes Rathaus di Berlino nel 2012, a Sant Feliu de Guíxols (Barcellona) nel 2013 e al Deutsches Hygiene Museum di Dresda nel 2014. Ogni edizione ha visto la partecipazione attiva di circa 150 persone di ogni età, professione, nazionalità, registrando nei due giorni di rappresentazione la presenza di 1500 spettatori. La partecipazione è gratuita ed aperta ad ogni fascia sociale. Uno degli obiettivi del progetto è proprio lo scambio interculturale che si produce tra i partecipanti, che si ritrovano a condividere un’esperienza di grande accrescimento morale, artistico e intellettuale, profondamente umana.

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

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