Madre non vedente riesce a vedere il figlio per la prima volta

Madre non vedente riesce a vedere il figlio per la prima volta . Una storia che come molte commuove e fa sperare come in alcuni casi la tecnologia può regalare speranza. Una giovane mamma di 29 anni, affetta da una malattia degenerativa agli occhi, scoperta ad undici anni, è riuscita a vedere per la prima volta il volto del figlio, grazie ad un tipo di occhiali speciali prodotti dalla Ontario company.

kathy

Il supporto eSight è un tipo di occhiale che combina una videocamera, un display tecnologico e un sistema computeristico che rimanda un video in tempo reale, traducendolo in modo che prenda forma per ogni tipo di utente. Ovvero, il dispositivo si applica a persone che non sono del tutto non vedenti, ma che hanno dei segnali limitati e grazie agli occhiali riescono a percepire molto nitidamente.

Kathleen Beitz che è sposata e lavora nonostante la sua disabilità, è riuscita a coronare il sogno di avere una famiglia, dando alla vita un bambino che è riuscita a vedere perfettamente grazie a questa nuova tecnologia.

Ha la mia bocca, mi assomiglia“, sono state le prime parole di Kathy entusiasta. “Guardare mio marito con in braccio il mio bambino è davvero una meravigliosa sensazione”, ha poi aggiunto Kathy che ha testimoniato la sua esperienza condividendo un video su youtube, lo scorso 21 gennaio.

Secondo alcuni dati forniti dalla società che produce gli occhiali, ci sono circa 145 persone nel Nord America, 130 in Canada e 15 negli Stati Uniti che impiegano eSight. Al momento, il nuovo occhiale è molto costoso e viene venduto a 15mila dollari. Tanto che la compagnia sta cercando dei finanziamenti per aiutare le persone ad acquistarlo.

Dal canto suo Kathy ha raccontato come gli occhiali gli hanno cambiato la vita, facilitandola non solo al lavoro, ma anche negli innumerevoli impegni quotidiani, per cui adesso riesce finalmente anche leggere delle favole al figlio e a fare le cose più semplici con lui, come lavarlo con lo shampoo nella vasca da bagno.

Ecco il video:

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