Ultimo appuntamento il 4 dicembre prossimo alle 21.00 con il ciclo studi di Franco Zennaro (Roma, Teatro Keyros – Via Padova 38/a, ingresso €. 12,00+ €. 3,00 tessera).
Un incontro fra la lezione e il concerto pensato per far innamorare il pubblico della grande storia del pianoforte. In occasione di questo appuntamento, in programma un excursus dalla fine del Settecento con Clementi fino all’Ottocento, con la virtuosistica trascrizione brahamsiana per la sola mano sinistra della straordinaria Ciaccona di Bach. Fra gli autori in programma Debussy e Rachmaninov.
Muzio Clementi (1752 1832)
Studio in Re Magg. Op. 44 n.8, Allegretto moderato e con grazia
Ignaz Mocheles (1794 1870)
Studio in Sol Magg. Op. 70 n.3, Allegro brillante
Henry Herz (1803 1888)
Studio in La Min. Op. 153 n.14, Andante cantabile
Camille Saint – Saëns (1835 1921)
Studio Op.111 n.1 in Sol diesis Min. Allegretto.
Claude Debussy (1862 1918)
dall’Etudes Livre I:
Pour les octaves, Joyeux et emportè, librement rythmè
Pour les huits doigts, Vivamente molto leggiero e legato
Pour les sixyes, Lent
Pour les les tierces, Moderato ma non troppo
Bach Brahms (1833 1897)
dalla partita per violino solo BWV 1004, Ciaccona nella trascrizione per la sola mano sinistra, (senza indicazione di tempo)
Anton Rubinstein (1829 1884)
Studio Op.1 in La bemolle Magg. “Ondine”, Moderato
Edvard A. Mac Dowell (1860 1908)
Studio in La bemolle Magg. Op. 39 n. 10 “Melodie”, Andantino
Stephen Heller (1813 1888)
Studio Op. 16 n.6 in Do diesis Min, “Notturno” Poco moderato e con anima
Ferdinand Hiller (1811 1885)
Studio in Mi Magg. Op. 15 n. 6, Allegro maestoso.
Sergej Rachmaninov (1873 1943)
dalle Etudes tableaux Op. 33:
1 in Fa Min., Allegro non troppo
2 in Do Magg., Allegro
4 in Re Min. (op.post.) Moderato
8 in Do diesis Min., Grave.
Nato a Roma nel 1961, ha scoperto il pianoforte a diciotto anni dopo averlo odiato per poco meno. Sotto la guida dello scomparso Gino Diamanti, ha debuttato nel 1982. Poi fu travolto dai Festival: nel 1983 fondò quello di Sarteano e l’anno successivo “Erice: musica per un atomo”. Nel 1992, dopo alcuni anni di studi matti e disperatissimi, è tornato a suonare in pubblico: a Milano, Roma, Ferrara, Perugia, Firenze, Montepulciano, L’Aquila e Viterbo. Anni e piazze che gli hanno permesso di costruire un repertorio di particolare ricchezza e complessità.
E’ stato testimonial di uno spot televisivo per il settimanale l’Espresso e docente presso l’Upter. Non ha mai trascurato le attività a carattere sociale e per questo ha ricevuto riconoscimenti dall’Auser (Associazione Nazionale per l’autogestione dei Servizi e della Solidarietà), dall’Unicef, dai Se.Te.m..