«Come il bene tende a comunicarsi per contagio, così il male, cioè l’ingiustizia, tende a espandere la sua forza nociva e a scardinare silenziosamente le basi di qualsiasi sistema politico e sociale, per quanto solido possa apparire. «Se ogni azione ha delle conseguenze, un male annidato nelle strutture di una società contiene sempre un potenziale di dissoluzione e di morte. È il male cristallizzato nelle strutture sociali ingiuste, a partire dal quale non ci si può attendere un futuro migliore. Siamo dunque lontani dalla cosiddetta “fine della storia”, giacché le condizioni di uno sviluppo sostenibile e pacifico non sono ancora adeguatamente impiantate e realizzate».
Le parole di papa Francesco, in L’amore è contagioso, chiaramente scandite nell’Esortazione Evangelii Gaudium, sono il leitmotiv dei suoi continui richiami al rispetto della dignità umana e alla civiltà dei diritti.
Ma c’è anche un’altra giustizia a cui il Pontefice non si stanca di fare riferimento: se viviamo secondo la legge “occhio per occhio, dente per dente” – ammonisce Bergoglio – non usciremo mai dalla spirale del male. La nostra giustizia umana non potrà salvarci e salvare il mondo. Solo la giustizia di Gesù – che dall’alto della Croce perdonò i suoi assassini – ci potrà salvare e imporrà un giudizio di qualità sulla nostra vita terrena se avremo accettato il mistero della Misericordia.