LIBRI: ‘Ho lasciato entrare la tempesta’

566-3319-1_250X_Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnusdottir è accusata di molte cose. Perché nell’Islanda del primo spicchio di Ottocento – immersa in una nebbia perpetua come in mille  superstizioni – lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è una donna diversa da tutte le altre. Diversa anche per l’uomo che lei stessa si è scelta: Natan Ketillson, un uomo più vicino ai diavoli dell’inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, un mago capace di risuscitare i morti con le sue pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, e Agnes è rimasta l’unica a piangerlo, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei. E mentre attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia, facendoci scoprire pian piano la verità. La racconta agli unici amici che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e il giovane e inesperto confessore che si è scelta, Toti. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle letture. Le cose che nessuno potrà toglierle.

L’AUTRICE

Hannah Kent è nata a Adelaide nel 1985. Da studentessa ha trascorso alcuni mesi in Islanda nell’ambito di uno scambio culturale promosso dal Rotary Club. È stato lì che ha sentito per la prima volta la storia di Agnes Magnusdottir, l’ultima persona a essere condannata a morte per decapitazione in Islanda, e se n’è innamorata. Il suo esordio, Ho lasciato entrare la tempesta  è stato tra i libri più importanti del 2013 nel mondo anglosassone, e ha incantato la critica e i lettori.

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