ANTICIPAZIONI TV: Diva Universal dedica uno speciale omaggio a Brigitte Bardot

BB-3In occasione del suo 80° compleanno – che si celebrerà il prossimo 28 settembre – Diva Universal (Canale Sky 133) dedica uno speciale omaggio ad una donna indimenticabile, Brigitte Bardot con lo speciale documentario Donne nel mito e successivamente il film “E Dio creò la donna – Piace a troppi” (1956) che la lanciò nella carriera cinematografica come icona sexy degli anni ’60.

Nel documentario oltre a immagini di repertorio, video tratti dagli archivi RAI (che ritraggono l’attrice durante la sua esperienza lavorativa in Italia) sono contenute interviste esclusive a Franco Interlenghi, l’unico attore italiano vivente ad aver lavorato con Brigitte, che la descrive come “fuori dalle regole ma mai noiosa” e ancora “una compagna di lavoro ideale”, e ad Enrico Lucherini.

L’appuntamento sul Canale a lei dedicato è domenica 28 settembre alle ore 20.50 con il documentario e poi alle 23:00 con il film “E Dio creò la donna – Piace a troppi”.

“Donne nel mito” è anche una collana di biografie, edita da Gremese Editore, dall’inconfondibile stile Diva Universal: elegante, sobrio ed emozionante per raccontare in modo unico ed intenso le dive di ieri e di oggi. A settembre in libreria il volume dedicato a Brigitte Bardot di Enrico Giacovelli.

DONNE NEL MITO – Brigitte Bardot

“Se negli anni 50 l’America impone Marilyn come icona femminile, l’Europa esprime Brigitte Bardot, un tipo di donna indipendente, disinibita, capace di travolgere con la sua sfrontata sessualità ogni convenzione e stereotipo dell’epoca”. Si apre così il documentario dedicato alla grande Diva francese degli anni ’60.

La Bardot nasce da una famiglia benestante il 28 settembre del 1934, a Parigi, nel quartiere residenziale di Passy. Dopo gli esordi come danzatrice classica, ad appena 15 anni debutta come modella apparendo sulla copertina della rivista femminile ‘Elle’ e nel giro di poco tempo intraprende la sua carriera nel mondo del cinema, imponendosi da subito come modello di donna dalla sensualità unica, una provocante Lolita dal viso imbronciato, una  “bellezza naturale. Sempre scalza, sempre monella e quella cosa è stata il suo grande charme”, come dice Enrico Lucherini.

A soli 18 anni sposa il regista Roger Vadim che le regalerà la celebrità dirigendola nel film “E Dio creò la donna” del 1956. “Non si può fabbricare nessuno, si può utilizzare una personalità. Non si può creare niente che già in qualche modo non esista”. (R.Vadim)

Da lì in poi, in venti anni di carriera, gira una quarantina di pellicole, spesso modeste. La punta massima del prestigio la tocca quando Jean-Luc Godard, uno dei massimi esponenti della Nouvelle Vague, la sceglie per recitare in “Il disprezzo” (1963), tratto dal romanzo di Alberto Moravia.

A 40 anni, stanca della vita sotto i riflettori e della pressione di giornalisti e fotografi, decide di abbandonare i set cinematografici. Come dice Interlenghi: “L’unica cosa che ho capito subito è che voleva smettere al più presto di fare l’attrice”.

Appare comunque spesso in pubblico, in particolare per manifestare in difesa dei diritti degli animali attraverso la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali. Come racconta la stessa Diva “Ho dato la mia bellezza e giovinezza agli uomini, ora dò la mia saggezza ed esperienza, la parte migliore di me, agli animali…”.

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