LIBRI: ‘La scuola e l’arte di ascoltare’

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“È come fare la piadina”, sostengono le autrici di questo volume: “Senza farina, niente piadina, senza quest’arte, la scuola è su Marte!”.

Ascolto attivo, mediazione creativa, un tocco di umorismo: ecco gli ingredienti che oggigiorno permettono a ragazzi e insegnanti di comunicare fra loro in modo non superficiale e soporifero, di trasformare gli attriti e le difficoltà in occasioni di crescita e di conoscenza e di mettere in atto leadership che promuovono l’intelligenza collettiva. Sono questi gli ingredienti presenti e necessari in ogni scuola ad alto tasso di apprendimento.

Le due autrici, con generosità, sapienza e allegria, restituiscono a piene mani in questo libro un insieme di strumenti messo a punto nel corso di una lunga esperienza professionale nel mondo della scuola e in quello extrascolastico. Una vera e propria arte, che va acquisita e praticata, poiché mediare le differenze e risolvere i conflitti e le tensioni che nascono tra i ragazzi e tra loro e gli educatori è una condizione essenziale e preliminare a qualsiasi discorso didattico, ed estremamente utile per la società e nella formazione delle future classi dirigenti.

Sono pochi ed essenziali gli ingredienti presenti nelle scuole felici. Ma come tutte le cose fondamentali, procurarseli e saperli usare adeguatamente comporta una rivoluzione personale, istituzionale, culturale, politica. Semplice, da un lato, “proprio come fare la piadina”, sostengono le autrici di questo volume, in cui si narrano le avventure di un’insegnante che, come se fosse la cosa più naturale del mondo, insegna agli studenti “a fare la piadina” nella loro vita scolastica, ovvero: a usare l’ascolto attivo (farina), l’autoconsapevolezza emozionale (acqua), l’umorismo (sale), per mettere in atto il confronto creativo. È questo il segreto che sta alla base delle scuole che funzionano in tutto il mondo occidentale, le scuole che sanno trasformare la diversità in risorsa. Le autrici mettono a disposizione di tutti coloro che credono nella centralità della scuola, strumenti molto raffinati ed efficaci, e danno sostanza alla convinzione che, se non sai “fare la piadina”, tutti gli altri saperi si rivelano incompleti e le buone intenzioni prive di gambe per camminare.

LE AUTRICI

Marianella Sclavi ha insegnato Etnografia urbana al Politecnico di Milano ed è una esperta di metodologie inclusive e partecipative. Tuttora relatrice in convegni e seminari di formazione, è autrice di numerosi libri fra i quali Arte di ascoltare e mondi possibiliLa Signora va nel Bronx. A una spanna da terra (Bruno Mondadori), la graphic novel Ciao mamma, vado in Cina! (Ipoc Press), Confronto creativo (con Lawrence Susskind, Et al. edizioni).

Gabriella Giornelli, ex insegnante di scuola media, ha fondato e diretto la rivista “Paesaggi educativi” e collabora col Centro di documentazione educativa di Cesena. Da parecchi anni opera nelle scuole come mediatrice e insegnante di mediazione creativa dei conflitti, chiamata da presidi e colleghe a occuparsi dei casi più intrattabili e ingovernabili, dei desperados che fanno disperare.

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