Robin Williams morto suicida e la figlia deve cancellarsi da Twitter per le offese

Ogni qual volta un personaggio celebre e amato ci lascia i social network diventano teatro di messaggi d’addio: commoventi, ispirati e persino capaci di strapparti un sorriso sommesso, sono solitamente accompagnati da foto poetiche e cariche di sentimento. CheDonna.it vi racconta però l’altro volto di questa virtuale commemorazione, quello più ignobile e doloroso, nato da persone che ignorano la sofferenza altrui e credono che ogni cosa possa essere oggetto di derisione.

In occasione della morte di Robin Williams, l’attore trovato senza vita nella sua casa californiana, numerose immagini di cordoglio hanno popolato il web ma alcune foto che beffeggiavano l’attore sono comparse a loro volta, invadendo niente meno che la pagina Twitter della figlia, Zelda Williams.

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Ecco dunque l‘altro volto dei social network, quello più crudele e insensibile, tornare tristemente protagonista dell’attualità in una storia che somma dolore ad altro dolore.

Foto offensive inviate alla figlia di Robin Williams: la ragazza si cancella da Twitter

“Ho perso mio padre e il mio migliore amico e il mondo è diventato un po’ piu’ grigio”. Così Zak, il figlio 31enne dell’attore scomparso, saluta il padre su Twitter. Gli fa eco Cody, 22 nni, “non ci sono parole forti abbastanza per descrivere l’amore e il rispetto che ho per mio padre. Il mondo non sara’ mai lo stesso senza di lui”. Decisamente fuori tono è invece l’ultimo cinguettio della figlia di Robin, Zelda Williams: “Cancellerò questo account per molto tempo, forse per sempre. Addio”.

Come mai una reazione tanto drastica? Be’ la colpa è da ricercare in alcuni fotomontaggi macabri e semplicemente crudeli arrivati via social alla ragazza e ritraenti il padre con chiari segni dell’impiccagione. In molti hanno additato le autorità come colpevoli di tutto ciò: la loro scelta di divulgare dettagli troppo espliciti circa la morte di Robin Williams avrebbe fornito spunti a coloro che hanno poi deciso di dar vita a simili immagini. Una mossa assai criticata quella dell’ufficio dello sceriffo, dunque, e senza dubbio discutibile ma può ciò scagionare coloro che hanno deciso di tormentare una ragazza che ha perso il padre con prese in giro a dir poco spregevoli?

Forse un’analisi più onesta dei fatti ci porterebbe a puntare il dito contro la superficialità che affligge gran parte di noi oggigiorno. Ma in fin dei conti non dovremmo farlo sempre? Simili episodi di gratuita crudeltà non sono poi così rari oramai e limitarsi a cancellarsi dal social network è una risposta fin troppo matura da parte di questa giovane attrice all’indirizzo di chi oramai non si controlla più nemmeno di fronte alla morte. Vergogna è l’unico commento che può venirci in mente.

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