CINEMA: Intervista a Franck Dubosc, protagonista del film “Barbecue”

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A settembre uscirà nelle sale Barbecue, una commedia irresistibile e brillante sull’importanza dell’amicizia. L’attore Franck Dubosc interpreta Baptiste, che si è appena separato da Olivia, ma non ne è ancora consapevole del tutto. E’ un padre poco attento ma che vorrebbe l’affidamento dei ragazzi, così può continuare a cucinare per loro, ma non è proprio felice quando la sua ex nonostante la pianificazione dei turni di affido arriva la stessa settimana come lui in una casa vacanza affittata dai loro amici comuni. Gentile, modesto e un po’ cinico: è un uomo perduto senza la donna della sua vita!

Baptiste visto da Franck?

E’ un uomo molto dolce ma un po’ geloso. E’ ancora un po’ infantile. È stata la prima volta che ho interpretato un personaggio “normale”, non costruito – uno che si veste come me! Ho comprato gli stessi vestiti del personaggio. È un papà come lo sono io. E anche fisicamente… Baptiste ha il mio corpo. Sono riuscito ad interpretare un personaggio che parla con la mia voce e cammina come me!

La scena più difficile da girare?

Sicuramente la scena più difficile è stata quella tra me e Florence Foresti in cui siamo un po’ più “intimi”. Siamo amici nella vita reale e siamo patologicamente imbranati entrambi. Eravamo imbarazzati, ma in realtà, penso che questo abbia fatto lavorare meglio la scena. Ma anche la scena in piscina quando mi arrabbio con lei. Dato che lei riesce a scatenare scintille, non volevo deluderla.

E la sua scena preferita?

Amo la scena in cui Guillame irrompe parlando di pane e burro e copre la visuale a Lambert Wilson mentre lui fa colazione, godendosi la vista. Una scena in cui ci sono io? Non lo so. Probabilmente quella della piscina.

L’atmosfera sul set?

Ho lavorato in vari film corali, al fianco di attori molto diversi. In Barbecue, avevamo tutti la stessa età e condiviso lo stesso stile di vita. Siamo stati in grado di divertirci insieme e prendere in giro l’un l’altro perché ci assomigliavamo. Esattamente come i nostri personaggi. E siamo stati fortunati ad avere Lambert nel ruolo del protagonista: un “boss” che tutti ammiriamo.

Come è stato lavorare con Éric Lavaine?

Éric mi ha dato il ruolo più adatto a me. Inizialmente, non doveva essere quello di Baptiste. Quando abbiamo letto il copione, il ruolo evidente per me era Jérôme, ingenuo, un po’ sprovveduto. Ma che sarebbe stato troppo ovvio. E ‘ stato bello che Éric mi abbia spinto a interpretare Baptiste. Scrive parole che per me, sono facili da utilizzare e ha bisogno solo di darmi il tono, l’intonazione generale. Ma è aperto ai consigli, ci permette di partecipare creativamente.

Cosa è per lei l’amicizia?

Un amico è qualcuno con cui non sono obbligato a parlare, ma al quale ho sempre qualcosa da dire.

E la vecchiaia?

Ho bambini molto piccoli. Io sono un vecchio papà, quindi non è la mia salute che mi preoccupa; ma semmai la loro. Grazie a loro, ho dimenticato la mia vecchiaia. Quando saranno cresciuti e non avranno più mal d’orecchi, sarò in grado di iniziare a preoccuparmi di me stesso. Posso avere la mia crisi di mezza età a 65!

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