LIBRI: ‘Se chiedi al vento di restare’

566-3438-9_250X_Agata non sa nulla dell’amore e della bellezza. È una ragazza semplice, cresciuta sull’«Isola», da un padre distante, che è solo capace di toccare il ferro della sua fucina, e una zia bigotta, invecchiata anzitempo e terrorizzata all’idea di volerle bene. Al posto di una madre, un’assenza, sotto forma di un vestito azzurro sepolto in un armadio. Al posto delle carezze, parole dure che feriscono come schiaffi. È la scoperta della passione a cambiare per sempre il corso della sua esistenza. Per la cucina, grazie alla creazione di una salsa capace di dispensare il buonumore e far gustare il mondo. Per un giovane zingaro, addestratore di cavalli in un circo, che le fa capire, in un muto linguaggio di soli gesti, che la vita non è un inferno, come le hanno fatto sempre credere. È il piacere di un istante, un paio di scarpe rosse col tacco che danno scandalo, un ballo silenzioso con l’uomo che ama, la pienezza che si prova solo quando si realizzano i propri sogni. Così Agata inizia finalmente e vivere, a ribellarsi a un mondo chiuso, schiacciato dal moralismo, dalla corruzione, dalla prepotenza. Ma lì è nata, e lì vuole rimanere. Capirà che l’amore e la bellezza, in fondo, sono come il vento, se non chiedi loro di restare, rimarranno a riempire i tuoi giorni. Un romanzo mediterraneo, forte, fantasioso, originale, e profondamente umano.

L’AUTORE

Laureato in psicologia, ha completato il suo percorso di studi, affiancandolo a una costante esperienza in campo teatrale e drammaturgico. La sua prima opera, Quattro uomini liberi, è stata letta e interpretata da Sergio Cofferati e Moni Ovadia, con il quale ha collaborato per un lungo periodo come assistente alla regia. Spinta da una eclettica curiosità per i diversi generi teatrali, approda prima in Egitto, in Colombia e infine in Argentina, e in ognuno di questi luoghi studia e sperimenta nuove espressioni artistiche che uniscono rappresentazione e multiculturalità dei fenomeni migratori. Tornata in Italia, vive a Torino e si occupa di progetti artistici e culturali nel sociale, concentrati soprattutto sul tema di “Creatività come risorsa”. Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata due volte finalista al Premio Calvino con i romanzi Maria come la mamma di Gesù (2001) e Della vita di Alfredo (Bellavite, 2009) ed è autrice di numerosi racconti. Se chiedi al vento di restare è il frutto di profonde passioni e intense avventure secondo le quali «il senso del viaggio è proprio questo: stupirsi di ciò che si ha, toccando ciò che non si era mai visto».

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