Videoconferenza dei Marò per il 2 giugno, una sfuriata

Rabbia e rammarico nella voce dei Marò in videoconferenza dall’india per la Festa della repubblica

Il tempo passa e le ore diventano giorni, i giorni settimane, le settimane mesi e si arriva così a due anni lontani da casa. La vicenda di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò trattenuti in India per l’uccisione di due pescatori, sembra oramai un’odissea quasi paradossale, una fonte d’imbarazzo per il nostro Paese ma ancor di più di rabbia per i due protagonisti della vicenda che decidono ora di alzare la voce.

2890696-mar_la

L’occasione per farsi sentire è arrivata proprio ieri quando per la Festa della Repubblica hanno parlato in videoconferenza dall’ambasciata italiana di New Delhi con le Commissioni Difesa e Esteri della Camera e del Senato.

A prendere la parola con grande durezza è stato Salvatore Girone, onorato e grato per l’opportunità di parlare in un’occasione tanto speciale ma al tempo stesso deciso nel ribadire l’innocenza sua e del collega, così come lo strazio di due anni trascorsi nell’incertezza e lontano da casa.

Più pacato l’intervento di Massimiliano Latorre, che dopo aver sottolineato il grande cuore degli italiani auspica un confronto democratico tra i due Paesi, chiudendo poi con il motto “tutti insieme, nessuno indietro”.

Interventi, in particolare quello di Girone, che hanno acceso nuovamente l’attenzione del Paese sul caso dei due Marò e che non mancano di risvegliare anche la solerzia di quanti si stanno occupando direttamente della questione: da Vienna il Ministro degli Esteri Federica Mogherini dice di condividere “ il loro dolore e delle loro famiglie, con le quali siamo costantemente in contatto”, mentre l’ambasciatore Daniele Mancini sottolinea come dal nuovo governo insediatosi in India stiano provenendo spunti di dialogo impossibili con il precedente Parlamento. Non resta che sperare di poter sentire al più presto la voce dei due ragazzi non attraverso una webcam ma dal vivo, sul territorio nazionale.

Impostazioni privacy