LIBRI: ‘Vendere svastiche e vivere felici’

MaxPapeschi_VendereSvasticheeVivereFeliciNel 2008 Max Papeschi, creativo regista teatrale, prepara come locandina per un suo spettacolo l’immagine di Topolino in divisa nazista. L’idea piace moltissimo a una galleria che gli chiede di esporre le altre sue (inesistenti) opere. Che lui comincia subito a realizzare. Un mese dopo tutte le opere erano vendute, e da allora è stato un crescendo: vernissage, copertine, interviste, mostre in tutto il mondo, critiche, contestazioni, dibattiti, e le immancabili minacce di morte (la misura più attendibile della fama). Perché Max, della provocazione, ha davvero fatto un’arte – guardate la selezione delle sue opere all’interno – e oggi racconta le tappe esilaranti (ma verissime!) della sua folgorante carriera, come quando ha fatto cadere il governo Berlusconi con una semplice performance, ha messo sua madre all’asta (non è dato sapere la cifra battuta), ha girato un video porno con Minnie e ha dovuto sposarla per riparare. Tra un’inaugurazione con la Milano-bene-che-ama-l’arte e colpi di genio nati da sbornie colossali, una storia così reale e imprevedibile che neppure Dave Eggers avrebbe potuto inventarsela.

Max Papeschi approda nel mondo dell’arte contemporanea alla fine del 2008, dopo un’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Il clamore mediatico sollevato da una sua opera gigante affissa sulla facciata di un palazzo nel centro di Poznań in Polonia lo proietta sulla scena internazionale, rendendolo in pochissimo tempo, uno dei giovani artisti italiani più apprezzati e conosciuti all’estero. Le sue immagini provocatorie, dal ‘Topolino Nazista’ al ‘Ronald McDonald Macellaio’, hanno fatto rapidamente il giro del mondo suscitando sempre molto interesse. Ha scritto questo libro, Vendere svastiche e vivere felici, con Francesca Micardi, autrice e sceneggiatrice per il cinema, la radio e la tv, e Alessandra Torre, già fondatrice del gruppo comico Cavalli Marci e autrice di testi per la musica, il teatro, la tv, la radio e il cinema.

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