LIBRI: ‘L’eredità di Eva’

evaDalle pagine delle Sacre Scritture, emergono tante figure femminili poste sotto la lente di ingrandimento di un grande scienziato laico come Umberto Veronesi, sollecitato dal giornalista Mario Pappagallo in un continuo scambio di opinioni alla ricerca di riflessioni e pensieri. L’Antico Testamento è quello che ci ha regalato figure femminili davvero forti e indimenticabili. Eva per prima, che con la sua sete di conoscenza ha incarnato il desiderio di sapere. Sottomesse, culturalmente delimitate, ma sempre influenti e «padrone» della gestione famigliare, che siano assassine o traditrici, che svendano il proprio corpo per denaro o per potere, la loro energia inarrestabile è ciò che il linguaggio immaginifico della Bibbia ci trasmette. Le matriarche bibliche hanno il potere assoluto perché hanno la facoltà biologica della riproduzione sono pronte a tutto per esercitarla. Sono donne in certo senso moderne. Diverso e oscurato il ruolo della donna nel Nuovo Testamento, dove scompaiono quasi del tutto, messe da parte da una volontà misogina che
esprime la paura del forte potere seduttivo del corpo femminile. Una lettura suggestiva e inedita.

Umberto Veronesi, tra gli scienziati italiani più noti nel mondo, ha diretto l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano e ha fondato la Scuola e l’Istituto Europeo di Oncologia, di cui è attualmente direttore scientifico. Ha coordinato tre piani quinquennali del Consiglio Nazionale delle Ricerche dedicati alla ricerca sul cancro ed è stato ministro della Sanità. Senatore della XVI legislatura, è presidente onorario della Fondazione che porta il suo nome e promotore del Centro Europeo per la Ricerca Biomedica Avanzata.

Mario Pappagallo (Roma, 1954) si occupa di informazione medico-scientifica e sanitaria dal 1980. È giornalista professionista. Dopo gli studi di Medicina all’Università La Sapienza di Roma, Scienze Biologiche all’Università di Urbino e Giornalismo Medico-scientifico a Tor Vergata, ha lavorato dal 1985 al Corriere Medico, dal 1990 al Corriere Salute-Corriere della Sera, dal 1992 nella redazione delle Cronache nazionali del Corriere.

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