INTEGRATORI ALIMENTARI: La giovinezza vien mangiando

giovinezzaL’eterna giovinezza non ha ancora trovato il suo elisir e l’invecchiamento resta ancora ampiamente inspiegato dal punto di vista biologico. Nonostante questo, importanti novità arrivano da recenti studi che affermano come questo processo sia  il risultato di eventi che si succedono in modo plastico e sono, quindi, aperti a possibili modificazioni. Si tratta di un fenomeno graduale e progressivo che, pur riguardando ogni individuo, si manifesta in modi differenti e può essere condizionato da alcune determinanti. Piccoli segreti, forse ai più sconosciuti, che sono in grado di farci vivere meglio e più a lungo.

Giovanni Scapagnini, biochimico clinico ed esperto dell’Osservatorio AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari) afferma: “l’invecchiamento un fenomeno naturale inarrestabile, prodotto dell’interazione tra fattori genetici e ambientali, che colpisce tutte le cellule differenziate, i tessuti, gli organi e gli organismi, e che si manifesta con una progressiva diminuzione della capacità di adattamento all’ambiente. Questo processo rende inesorabilmente l’organismo più suscettibile e vulnerabile nei confronti degli stress e delle malattie con conseguente aumento della mortalità in maniera età-dipendente. Esistono però alcuni composti nutraceutici che sono in grado di attivare meccanismi di longevità. Un esempio è rappresentato dai composti xenobiotici, tossine prodotte da funghi, piante e animali, che letteralmente sono sostanze “estranee” vegetali appartenenti alla famiglia dei polifenoli, acidi grassi mono e polinsaturi e gli aminoacidi ramificati. In tal senso molte sostante derivate dai cibi si sono dimostrate efficaci nel promuovere la longevità dell’organismo. È il concetto del cibo come medicina che fu teorizzato da Ippocrate, i cosiddetti cibi funzionali che hanno effetti positivi sul mantenimento del benessere e della salute. Tra questi alimenti in primis frutta e ortaggi.”

Questo quanto è emerso durante Pianeta Nutrizione e Integrazione, il forum interdisciplinare che ha ospitato interventi di esperti e società scientifiche dedicati alla sana e corretta alimentazione, tenutosi i giorni scorsi a Cibus, Parma.

“Per quanto riguarda invece il binomio alimentazione-longevità – aggiunge Scapagnini – se ne occupa la nutraceutica, cioè la scienza che studia i principi attivi contenuti nei cibi o nelle piante, che possono essere utilizzati per migliorare la nostra salute. Questa scienza rappresenta la nuova farmacologia, che unisce la scienza della nutrizione alla clinica medica. L’approccio nutraceutico alla stimolazione dei meccanismi della longevità e alla modulazione dei fattori di rischio intermedi collegati a malattie cronico-degenerative si rivela oggi, soprattutto nei paesi occidentali, una delle più interessanti aree di sviluppo della medicina preventiva mirata all’ottenimento di un invecchiamento di successo”.

Sul corretto utilizzo degli integratori alimentari:  www.integratoriebenessere.it

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