CARO AVVOCATO: legittima la convocazione fuori dall’orario lavorativo

Giustizia-SentenzaL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Con l’ordinanza 21 febbraio 2014, n. 4236 la Suprema Corte di Cassazione ha avuto modo di chiarire tutte le questioni relative alla fissazione della convocazione dell’audizione del lavoratore, nell’ambito di un procedimento disciplinare, al di fuori dell’orario di lavoro.

In particolare, è stato statuito che la pretesa di far svolgere l’audizione durante l’orario di lavoro non trova sostegno in alcuna norma di legge, né esistono previsioni in tal senso da parte del C.C.N.L. .

L’esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro, nel suo complesso e quindi anche con riguardo ai profili procedurali,  deve essere valutato alla stregua dei principi di lealtà e di buona fede nonchè nel rispetto del diritto di difesa del lavoratore, non essendo individuabili, a priori, sulla base della norma sopra citata, specifici obblighi afferenti le modalità di audizione.

Per ciò che concerne la convocazione al di fuori dell’orario di lavoro, risulta irrilevante, rispetto alla salvaguardia dell’organizzazione del datore di lavoro, l’eventuale incidenza su differenti esigenze, come quelle familiari, di amministrazione del tempo libero e similia. Al riguardo i giudici della Suprema Corte evidenziano che l’obbligo di accogliere la richiesta del lavoratore di audizione a seguito di contestazione disciplinare sussiste solo ove la stessa risponda ad un’esigenza difensiva non altrimenti tutelabile.

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