CINEMA: Recensione del film “Captain America: The winter soldier”

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Dopo “Captain America: Il primo vendicatore” (2011) di Joe Johnston, l’eroe di guerra Steve Rogers (Chris Evans) torna in azione in questo secondo capitolo che, girato in 3D da Anthony e Joe Russo (“Welcome to Collinwood”, “Tu, io e Dupree”), lo vede ovviamente pronto a indossare nuovamente la divisa a stelle e strisce del supereroe Marvel del titolo.

Infatti, in seguito alla distruzione di New York inscenata in “The Avengers” (2012) di Joss Whedon, la quale pare aver lasciato un segno indelebile nel sistema dello S.H.I.E.L.D. guidato da Nick Fury (Samuel L. Jackson), qualcuno sembra essere interessato ad eliminare proprio quest’ultimo.

Quindi, non sapendo più quali siano le persone di cui potersi veramente fidare, Captain America, affiancato da Vedova Nera , più umanizzata rispetto alla pellicola precedente (Scarlett Johansson), e dal nuovo arrivato Falcon (Anthony Mackie), si batte come di consueto nel nome della giustizia, fino a trovarsi faccia a faccia con il nuovo temibile avversario: il Soldato d’inverno (Sebastian Stan).

E, ovviamente, come c’era da aspettarsi, la nuova missione di pace da grande schermo risulta tempestata di non poche, coinvolgenti sequenze d’azione arricchite di elaboratissimi effetti speciali, mentre al veterano Robert Redford spetta il ruolo di guest star nei panni di Alexander Pierce.
Difficilmente, di conseguenza, i fan delle avventure a fumetti create dal geniale Stan Lee (che, come sempre, si concede una divertente apparizione) potranno rimanere delusi dall’alta capacità di coinvolgimento di questo sequel, decisamente all’altezza del precedente capitolo, se non addirittura superiore.

Perché, man mano che prende forma il complicato intreccio non distante da quello di una spy story, non sono certo emozioni e spettacolarità ad essere assenti, permettendo al tutto di apparire non poco godibile.

Tra loschi piani del nemico di turno, uccisioni di innocenti e, soprattutto, la giusta miscela di elementi marveliani e ingredienti tipici del blockbuster hollywoodiano.  Attenzione: al termine dei titoli di coda vi attende un’ultima scena.

Daniele Rispoli

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