CARO AVVOCATO: la rappresentazione nelle successioni

TABELLA_EREDIL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Che cosa succede se un erede decide di non accettare la sua quota di eredità? Il codice civile disciplina l’istituto della rappresentazione al fine di far subentrare gli eredi del rinunciante nella sua medesima posizione.

Ai sensi dell’art. 467 c.c. la rappresentazione fa subentrare i discendenti legittimi o naturali nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può  o non vuole accettare l’eredità o il legato. Si ha rappresentazione nella successione testamentaria quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l’istituito non possa o non voglia accettare l’eredità o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale.

Presupposto della rappresentazione è che la persona chiamata a succedere non sia in grado di accettare l’eredità o il legato perché è morta prima dell’apertura della successione oppure è stata dichiarata indegna o assente oppure ancora ha perso il diritto di accettarli ovvero non voglia accettarli, come nel caso in cui vi abbia rinunciato.

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