Una sera a teatro con…Giuseppe Fiorello

Dal 30 gennaio al 16 febbraio, al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, è possibile ammirare il One Man Show Beppe Fiorello in “Penso che un sogno così…”, un omaggio allo scomparso Domenico Modugno. Fiorello, dice che, attraverso il ricordo del poliedrico artista, coglie l’occasione per parlare della Sicilia, della sua infanzia, dei sapori, delle facce, dei colori e dei ricordi felici di tutta la sua vita, ma, soprattutto, di raccontare il suo defunto papà Nicola che con Modugno erano due gocce d’acqua.

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Lo spettacolo, scritto a quattro mani da Fiorello e da Vittorio Moroni, con la regia di Giampiero Solari, ripercorre le canzoni che hanno segnato la sua infanzia felice, di quando ascoltava la nonna cantare “La lontananza” mentre il papà li accompagnava a mare per fare un bagno o di quando cantava in “Amara terra mia” la delusione della gente che doveva abbandonare l’isola in cerca di fortuna.

Sul palco, vicino al bravissimo Beppe, ci sono due musicisti, Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, che lo accompagnano mentre canta tra le altre canzoni “Lu minaturi”, “Malarazza”, “Meraviglioso”, “U pisci spada”, “Vecchio frack”, e mentre il pubblico rimane in silenzio commuovendosi quando racconta l’episodio che più di ogni altro ha segnato la sua vita: la morte del padre.

Sicuramente da vedere e da ascoltare.

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