Seno rifatto: pro e contro, ma è in arrivo una nuova tecnica

Super maggiorate dal giunonico seno imperversano sulle copertine delle riviste e sul piccolo schermo, esibendo il proprio décolté non sempre ritoccato ad arte.

Già, perché c’è mastoplastica e mastoplastica i cui risultati non sono sempre quelli sperati.

Ne sono la prova il seno di Janet Jackson, oggettivamente sproporzionato rispetto alla corporatura della cantante, per non parlare di quello di Pamela Anderson, lievitato come il burro e ancora quello cascante della produttrice Tara Reid.

Conferire un look più prorompente al nostro décolté potrebbe essere un’operazione più complicata del previsto.

La complicazioni per mastoplastica additiva sono del 16,6%.

Una nuova tecnica, denominata Zenit, ha però ridotto i rischi fino al 6%.

Il merito va tutto a un chirurgo plastico italiano: Egidio Riccio, grazie alla sua tecnica infatti si possono ottenere seni più naturali garantendo una maggior sicurezza.

L’innovativo sistema stima il seno più adatto per ogni paziente mettendo in relazione il vertice della protesi con la posizione del capezzolo, in modo da armonizzare meglio le forme.

Si tratta inoltre di usare protesi extra-proiettate, per l’utilizzo delle quali bisogna avere un’esperienza specifica che deriva dalla pratica.

Ora che si sono aperti nuovi orizzonti nel campo della chirurgia plastica qualcuna di voi è disposta a farci più che un pensierino?

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