LA DONNA DEL GIORNO: Isabelle Huppert

Nata a Parigi il 16 marzo 1953, Isabelle Anne Madeleine Huppert trascorre l’infanzia a Ville-d’Avray; è incoraggiata in tenera età dalla madre a recitare. Frequenta il conservatorio di Versailles. Dopo una carriera di successo in teatro, inizia a lavorare per il cinema nel 1972 con Faustine ou le bel été.

Debutta nel cinema americano  nel 1980, con un ruolo nel kolossal di Michael Cimino I cancelli del cielo che però è un clamoroso fiasco al botteghino; negli anni ottanta viene diretta, tra gli altri, da Bertrand Tavernier, Jean-Luc Godard, Joseph Losey e Marco Ferreri.

Perfetta interprete dei ruoli femminili più disparati e difficili, emozionanti e enigmatici, Isabelle è la protagonista di molti interessanti film degli anni Ottanta: Loulou di Maurice Pialat, Si salvi chi può (la vita) di Jean-Luc Godard, Colpo di spugna di Bertrand Tavernier, Passion ancora di Godard, Storia di Piera di Marco Ferreri, I demoni  di Andrzej Wajda. Nel 1988 grazie all’opera di Claude Chabrol Un affare di donne vince la Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia. Il legame con il regista francese prosegue anche negli anni a seguire trasformandola, di fatto, in una musa ispiratrice: nel 1991 per lui diventa Madame Bovary, mentre nel 1995, con Il buio nella mente vince la sua seconda Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia. La loro collaborazione prosegue in Rien ne va plus e in Grazie per la Cioccolata. Nel 2001, diretta da Michael Haneke, vince la seconda Palma d’Oro al Festival di Cannes, recitando nel ruolo di una maestra di pianoforte, nel film La Pianista, che vede la sceneggiatura tratta dall’omonimo romanzo del premio nobel per la letteratura Elfriede Jelinek.

Nel 2002 è protagonista con Catherine Deneuve, Emmanuelle Béart, Fanny Ardant del giallo di di François Ozon Otto donne e un mistero, per poi essere nuovamente diretta nel 2003 da Haneke ne Il tempo dei lupi. Nel 2004 è protagonista della commedia I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita di David O. Russell, per poi tornare ai toni drammatici con lo sconvolgente Ma mère di Christophe Honoré. È ancora Chabrol a dirigerla nel 2006 ne La commedia del potere al quale seguono: Home nel 2008, Villa Amalia e White Material nel 2009, Capacabana e Mondo Lux  nel 2010. Nel 2011 gira My Little Princess di Eva Ionesco e  Captive. Nel 2012, diretta da Haneke interpreta Amour, pellicola con la quale si aggiudica un’altra Palma d’oro al Festival di Cannes. Ancora nel 2012, gira In Another Country e La Bella Addormentata di Marco Bellocchio. Infine, al fianco di Naomi Rapace, sarà protagonista della pellicola Dead Man Down, in uscita nelle sale a marzo 2013.

Sposata con il regista Ronald Chammah, dal quale ha avuto tre figli, nel 1994 viene nominata presidente del Fondo Unesco per la FIAF, mentre nel 1999 è scelta come presidente della giuria del César.

Il 31 gennaio uscirà nelle sale il film Captive diretto da Brillante Mendoza, che porterà sul grande schermo un’odissea realmente vissuta da un gruppo di sequestrati tra cui un’assistente sociale francese, che ha il volto di Isabelle Huppert. La pellicola racconta in modo crudo e realistico quell’avventura nelle Filippine tra il mare e la giungla, le repentine fughe e gli estenuanti scontri tra i rapitori, separatisti islamici del gruppo Abu Sayyaf, i militari che li inseguono e i 20 turisti finiti in un incubo durato oltre un anno.

Ecco il trailer.

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