DOLCE ATTESA PER CHI : dal 15 al 25 novembre alla Fonderia delle Arti di Roma

di Betta Cianchini

regia di Marco Maltauro

con Giada Prandi e Cristiana Vaccaro

Musiche originali Stefano Switala – Light designer Luca Carnevale

Scene Tiziana Liberotti – Costumi Chiara Paramatti
Assistente alla regia Francesca Blancato

Produzione Aut-Out

DOLCE ATTESA per chi? è una commedia teatrale brillante che racconta, con ironia e sarcasmo, la condizione di tante giovani donne che oggi vorrebbero intraprendere il percorso della maternità. Un percorso spesso tortuoso, fatto di difficoltà che si incontrano non solo dopo il parto, ma fin dall’inizio, quando si comincia anche solo ad ipotizzare la così detta “dolce attesa”.

La pièce, diretta da Marco Maltauro ed interpretata da Giada Prandi e Cristiana Vaccaro, racconta proprio questa fase cruciale e delicata di cui non si parla abbastanza.

Oggi gran parte delle coppie italiane tra i 30 e i 40 anni si interrogano sul dilemma fondamentale della loro vita: FARE UN FIGLIO SÍ O NO?

La risposta a questa cruciale domanda avrà un forte impatto sulla vita delle future madri e dei loro compagni: momenti di paura, sconcerto, solitudine e pericolosissimo nervosismo. La paura di non essere all’altezza, l’insicurezza data dalla precarietà del lavoro e dall’inesistenza di una rete sociale adeguata, provoca soprattutto nella donna un senso di malessere che normalmente viene mascherato e non metabolizzato, ma affiora, serpeggia, influisce su scelte e stati d’animo.

Trama:

Bianca è una trentenne precaria nel lavoro e nell’amore. Ha un contratto “a progetto” ma progetta di avere un contratto; sogna il marito ideale, ma è innamorata di un “cervello prossimo alla fuga”…

E allora, cosa accade se inizia a desiderare un figlio ed una famiglia? Nasce in Bianca una vera e propria diatriba fra la testa e la pancia, un confronto spietato e surreale fra la sua parte più razionale e positiva e quella più istintiva e cinica.

Lo spettacolo si snoda tra una serie di interrogativi quotidiani da cui scaturiscono risate amare e considerazioni sulla vita di una donna alle prese con le sue paure e le incertezze. Si può fare un bambino con un compagno ricercatore precario che medita l’espatrio? Meglio rimanere o no?

Ironia certo, ma con una buona dose di spunti di riflessione su una realtà tutta italiana. Non manca poi la follia delle “mission impossible” per accedere ad analisi mediche durante la gravidanza: nello spettacolo sarà infatti inserita la registrazione di una reale telefonata all’ospedale per tentare di fissare un appuntamento e riuscire a fare un’amniocentesi.

‘DOLCE ATTESA per chi?’ è uno spaccato crudo, reale e poco conciliante che, grazie a un’ironia molto femminile, farà riflettere su tematiche alle quali non potranno sottrarsi neppure i futuri padri.

Fonte: teatrionline.com

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