SEPARAZONE: che succede se la casa coniugale è dei nonni

L’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Capita sempre più spesso che le giovani coppie siano aiutate dai genitori i quali, proprio al fine di far creare loro una famiglia, permettono ai novelli sposi di utilizzare una casa di loro proprietà.

La concessione dell’immobile da parte di un genitore dei coniugi si confgura come un comodato d’uso poiché un soggetto concede l’uso gratuito di un immobile ad una terza persona.

Ebbene, che succede in caso di separazione se si hanno dei minori? Il giudice della separazione è chiamato a decidere sull’assegnazione della casa coniugale ed i nonni di fatto potrebbero perdere l’occasione di riavere l’immobile, specialmente se a farne le spese è il loro figlio o la loro figlia, che si vedono costretti a rilasciare la casa coniugale in virtù del provvedimento del giudice della separazione.

I nonni dovrebbero quindi incardinare una autonoma causa per riottenere l’immobile, anche nonostante l’assegnazione disposta da un precedente giudice ma dovranno dimostrare in giudizio la necessità e l’urgenza di riavere l’appartamento e dovranno inoltre dimostrare che il medesimo non sia stato espressamente concesso in locazione per una esigenza familiare del figlio o della figlia.

Nel corso degli anni la giurisprudenza ha espresso pronunce contrastanti sul punto sicché non vi è un orientamento univoco dei giudici della Suprema Corte di Cassazione poiché c’è chi reputa più importante la serenità e la stabilità dei minori, i quali di fatto si vedrebbero privati della loro abitazione, e chi invece antepone il diritto dei minori a quello dei nonni di riavere la proprietà di un immobile poiché la proprietà privata è  un diritto costituzionalmente garantito.

 

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