LA DONNA DEL GIORNO: Aung San Suu Kyi

AUNG SAN SUU KYI: icona della pace e non violenza – Care lettrici oggi vi parleremo di una donna che è diventata il simbolo della pace e musa di tanti artisti tra cantanti e registi.

Aung San Suu Kyi nasce a Rangoon il 19 giugno 1945 e noi la conosciamo come politica birmana, attivista da molti anni per la difesa dei diritti umani del suo Paese, la Birmania, ormai devastato da una dittatura militare.

Una donna che si impone come capo del movimento basato sulla non-violenza, tanto da essere insignita del premio nobel per la pace nel 1991, meritandosi anche altri premi come Rafto e Sakharov.

Da piccola ha sempre seguito ovunque la madre Khin Kyi che, rimasta vedova, divenne una delle figure politiche di rilievo della Birmania, avendo anche l’opportunità di frequentare le migliori scuole indiane e poi anche quelle inglesi.

Si laureò in Filosofia, Scienze politiche e Economia, iniziando poi nel 1972 a lavorare per le Nazioni Unite, conoscendo proprio in quel periodo Micheal Aris, uno studioso di cultura tibetana, che poi l’anno dopo sarebbe diventato suo marito e padre dei suoi due figli Alexander e Kim

Nel 1988 Aung San Suu Kyi ritorna in Birmania per accudire la madre malata, ma proprio in quel momento Maung prese il potere e, influenzata dagli insegnamenti del Mahatma Gandhi, fondò la Lega Nazionale per la Democrazia, il 27 settembre 1988, ma nemmeno un anno dopo venne messa agli arresti domiciliati, con l’unica concessione, quella di poter lasciare il paese, ma lei rifiutò.

Nel 1990 il popolo va alle elezioni e la Lega Nazionale per la Democrazia vince e Aung San Suu Kyi sarebbe diventata Primo Ministro, ma i militari rigettarono e annullarono il voto popolare.

L’anno successivo vince il premio nobel per la pace e decide di usare i soldi per costituire un sistema sanitario e di istruzione a favore del suo popolo, mentre nel 1995 gli vengono revocati gli arresti domiciliari, ma non poté lasciare il paese e i familiari non ebbero mai il permesso di visitarla.

Dopo il massacro di tante persone mentre era a bordo di un convoglio con numerosi supporters, nel quale riesce a salvarsi, verrà nuovamente messi agli arresti domiciliari e da questo momento il caso di Aung San Suu Kyi inizia a diventare di interesse internazionale.

Le vengono assegnate per il suo impegno civile delle lauree Honoris Causa e la Medaglia d’Onore il 6 maggio 2008 per l’impegno a favore dei diritti umani.

L’11 giugno Aung San Suu Kyi viene nuovamente condannata a tre anni di lavori forzati per violazione della normativa della sicurezza, commutati poi in 18 mesi di arresti domiciliari.

Il 13 novembre 2010 Aung San Suu Kyi viene liberata e il 1 aprile 2012 ottiene finalmente un seggio al parlamento birmano.

Musa di tanti cantanti  e gruppi musicali come U2, R.E.M. e i Coldplay che le dedicano brani musicali per sostenere la sua causa, come anche il regista Luc Besson, che ha diretto il film “The Lady”  incentrato proprio sulla vita del premio Nobel birmano.

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