LA DONNA DEL GIORNO: Whitney Houston

WHITNEY HOUSTON: THE VOICE CHE RICORDEREMO SEMPRE  – Care lettrici,  oggi vi parliamo di una donna del mondo della musica, scomparsa prematuramente l’11 febbraio scorso che ha lasciato il segno indelebile in tutti noi. Con quella sua voce potente ci aveva incantato ed emozionato per i decenni.  Lei è Whitney Houston e noi oggi l’omaggiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.

Whitney Elizabeth Houston, la diva della musica nera, nasce a Newark, nello stato del New Jersey,  il 9 agosto 1963. La Houston ha fatto parte di una famiglia musicale.  Sua madre Emily Drinkard Houston, conosciuta meglio come Cissy, faceva cantante nel gruppo soul Sweet Inspirations, gruppo che ha fatto tour e fornito voci supporto per Elvis Presley ed Aretha Franklin, ed ha inoltre fatto parte del gruppo gospel Drinkard Sisters, insieme alle sue nipoti e cugine di Whitney Dionne e Dee Dee Warwick. In una famiglia così, era naturale che anche Whitney prendesse la strada della canzone.

La giovane ha trascorso parte della sua adolescenza frequentando i locali notturni dove cantava la madre, e ogni tanto saliva sul palco ed esibirsi con lei. Fin da bambina, all’età di 9 anni, iniziò a cantare nel coro della Chiesa “New hope Baptist Church”, dove cantò per la prima volta da solista all’età di 11 anni. Correva l’anno 1977 quando, all’età di 14 anni, Whitney partecipa come backing vocals sul singolo “Life’s a party, un brano della Michael’s Zager Band. Zager offrì successivamente alla giovane cantante un contratto discografico, ma Cissy non fu d’accordo, volendo che la figlia finisse prima la scuola.

Nel 1978, all’età di 15 anni, cantò come voce di sottofondo nel singolo di Chaka Khan “I’m Every Woman”, canzone che in seguito sarebbe diventata un successo per il suo album colonna sonora campione di vendite “La guardia del corpo”. Nei primi anni ottanta, iniziò a lavorare come modella dopo che un fotografo la vide cantare al Carnegie Hall con la madre. Considerate le sue evidenti abilità artistiche, i suoi genitori decisero di avviare formalmente la sua carriera nel 1981, dopo il diploma. Scelsero la Tara Productions, con la quale firmò il suo primo contratto importante . Apparve quindi come voce solista in un album di Paul Jabara, intitolato Paul Jabara and Friends, pubblicato dalla Columbia Records nel 1983, nel quale cantò “Eternal love”.

Il successo arriva quattro anni dopo con il debuto del solo album intitolato semplicemente “Whitney Houston”, contenente una cover di Diana Ross del 1983, “In Your Arms”. L’album debutta al numero 1 delle charts americane e ci resta per 14 settimane consecutive, un vero  Guinness dei Primati con ben 29 milioni di copie vendute. Fino ad oggi nessun artista ha saputo fare meglio all’esordio discografico. Nel 1987 il singolo “I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me)” anticipa la seconda fatica discografica della cantante, intitotalata  “Whitney“, che sarà un successo grande, soprattutto al livelo comerciale.

Nel 1988 incide “One Moment” in Time, inno delle Olimpiadi di Seoul. Nel 1990 esce il terzo album  della cantante “I’m Your Baby Tonight”, trascinato soprattutto dalla title-track. Nel 1992, debutta anche al cinema, con il film “La guardia del corpo”, coprotagonista con Kevin Costner. Il brano portante della colonna sonora, “I Will Always Love You”, cover di uno dei più noti pezzi di Dolly Parton, ottiene un ineguagliato successo planetario. La colonna sonora del film diventa la più venduta di tutti i tempi, con 42 milioni di copie in tutto il mondo.

Nel 1995 recita in “Donne – Waiting to Exhale” e poi nel 1996 è la volta di “Uno sguardo dal cielo”,  al fianco di Denzel Washington, partecipando alla colonna sonora di entrambi i film. Whitney lancia nel 1998 il suo quarto album, “My Love Is Your Love”, con le hit “It’s Not Right but It’s Okay”, la title-track e “Heartbreak Hotel”, insieme alle “soulsisters” Faith Evans e Kelly Price. L’album include anche il duetto con Mariah Carey, intitolato “When You Believ”e, che fa anche da colonna sonora al film d’animazione della Dreamworks “Il principe d’Egitto”, che vince l’Oscar come migliore canzone originale.

 Nel 2000 arriva il primo Greatest Hits, doppio CD antologico contenente alcuni inediti, tra cui “If I Told You That”  cantato insieme a George Michael e “Could I Have This Kiss Forever”, in duetto  con Enrique Iglesias. L’album vende più di 8 milioni di copie e risulta essere uno dei 20 album più venduti nella storia delle classifiche inglesi. Nel 2002 il singolo “Whatchulookinat” anticipa l’uscita del quinto album “Just Whitney”. L’anno successivo, nel 2003, come Toni Braxton, Barbra Streisand, Celine Dion, Gloria Estefan, Mariah Carey, Destiny’s Child e altri artisti noti, anche Whitney decide di lanciare un album natalizio, intitolato “One Wish: The Holiday Album”. Nel disco è presente anche un duetto tra l’artista e sua figlia Bobbi Kristina, nata nel 1993.

A causa sopratutto di problemi familiari la Houston nel 2004 abbandona temporaneamente la scena musicale.Ormai la vita con il cantante Bobby Brown, che l’aveva portata ad avere seri problemi con la droga, era diventata un’inferno.  Ritorna nel 2007, dopo il divorzio avvenuto nel settembre 2006,  con una serie di apparizioni live. Nell’agosto del 2009 esce l’album “I Look To You“. Il 4 giugno il sito web ufficiale di Whitney annuncia l’uscita del settimo album dell’artista il 31 agosto 2009. L’8 agosto il sito di informazione musicale Music Link annuncia che Whitney avrebbe firmato un contratto con l’AEG, uno dei colossi dell’industria dell’intrattenimento americana, la cui preoccupazione urgente è riempire il maggior numero possibile di date lasciate scoperte da Michael Jackson a Londra, per questo motivo l’avrebbero ingaggiata assieme a Robbie Williams per esibirsi in alcune delle 23 date previste per onorare il Re del Pop.

Nel 2008 il Guinness dei primati aveva dichiarato Whitney l’artista più premiata e popolare al mondo. Ha dominato la scena canora dal 1980 al 1990 vendendo circa 55 milioni di dischi. Oprah Winfrey le ha affibbiato il soprannome “The Voice” – che fu in campo maschile di Frank Sinatra – per la potenza della sua voce. Le sue vendite complessive di album, singoli e video conta oltre 170 milioni di copie.

Addio, Whitney. Resterai nei nostri cuori per sempre.

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