Capitano De Falco: “non sono un eroe” – Come nelle fiabe che si raccontano ai bambini anche nella tragica storia della Costa Concordia c’è il cattivo e c’è l’eroe: il primo, come oramai da giorni si afferma con convinzione sempre più fondata, è il comandante Schettino, la classica figura del codardo che abbandona coloro che dovrebbe proteggere; dall’altra parte, nei panni del buono, c’è il capitano De Falco, un uomo la cui voce prima del volto, ha fatto il giro del mondo.
Quest’ultimo infatti è il protagonista dell’oramai tristemente nota telefonata di Schettino con la Guardia Costiera: è lui che gli intima di tornare a bordo, lui che gli chiede “cosa sta facendo” e sempre lui che lo minaccia dicendo “guardi Schettino che lei si è salvato dal mare ma io le faccio passare l’anima dei guai”. Insomma lui è la voce che ha parlato a nome dell’Italia intera.
Molti dicono che adesso per quest’uomo, che fino a qualche giorno fa faceva semplicemente il suo lavoro, si aprirà un periodo difficile: sarà lui infatti a dover ricordare all’intera popolazione italiana, e non solo, che la marina ha valori diversi da quelli messi in campo dal comandante Schettino, che onore e senso del dovere sono qualcosa di ancora attuale e non ricordi offuscati di una fiaba di altri tempo. Chissà perchè però tutta questa storia sembra più facile vederla come una favola: almeno lì alla fine i buoni vincono sui cattivi e, soprattutto, alla fine vivono tutti felici e contenti.
FONTE: viagginews.com