COLIN FIRTH dichiara:”Chi è di sinistra è più intelligente”

LE CELEBRITA’ PARLANO DI POLITICA – Nei giorni scorsi Madonna ha parlato di Berlusconi scatenando una marea di polemiche tra le donne esponenti della maggioranza di governo che si sono schierate in difesa del Premier. Daniela Santanché ha commentato: “Madonna ha offeso milioni di connazionali. A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola”, mentre Gabriella Carlucci, che viene proprio dal mondo dello spettacolo, ha detto: “Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti. È evidente che non sa nulla dell’Italia”.

Ora anche il premio Oscar Colin Firth parla di politica. Fortunatamente  non si riferisce all’Italia, pur avendo una splendida moglie italiana, ma parla più in generale delle posizioni di conservatori e progressisti, tema molto attuale in Gran Bretagna. “Chi è di sinistra è più intelligente” , spiega Colin Firth a “Marie Claire” di questa settimana, e nell’intervista rivela un lato della sua vita forse meno noto ma, per lui, importante quanto la sua carriera d’attore: l’impegno sociale, ecologico e politico. “Sono sempre stato convinto che il conservatorismo sia legato al terrore del nuovo. Poi ho letto il risultato di una ricerca condotta da alcuni scienziati che, studiando un campione di 100 studenti, hanno scoperto che quelli di sinistra hanno un’area del cervello più sviluppata: quella deputata all’ottimismo e alla modernità”, spiega l’attore. Poi, parlando dei conservatori, dice: “Nei conservatori è più sviluppato il lobo destro, connesso alla paura e alla depressione. È semplicistico, lo so. Ma hanno ragione, sono malati! Magari non è uno studio da prendere sul serio. Però una base c’è”.

Firth, comunque, sembra più interessato al cinema che alla politica e nell’intervista esclusiva a “Marie Claire” di ottobre parla anche del cinema italiano. “Amarcord, uno dei più grandi film della storia, è una commedia. Ma ha il potere di scioccare. Talenti come Fellini sono irraggiungibili. Però in Italia ci sono bravi registi. Sto parlando con qualcuno di loro per progetti interessanti”. Dice il divo inglese. Intanto lo vedremo a fine anno nel film “La talpa”, tratto dall’omonimo romanzo di John Le Carré. E poi ritornerà con Bridget Jones.

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