ARGENTINA: una ragazzina di 11 anni trovata morta in un sacco di plastica

UN INTERO PAESE IN SHOCK – È molto triste sapere che una vita giovane può finire in una maniera così crudele, così bruttale, ma sono purtroppo le cose che succedono in tutto il mondo. Questa volta la mala sorte ha toccato un Paese lontano, l’Argentina, che, ancora sotto shock, sta piangendo la morte della bambina undicenne, Candela Sol Rodriguez, scomparsa da casa nove giorni fa e trovada nuda e senza vita dentro ad un sacco di plastica in mezzo ad una discarica. I messaggi di cordoglio arrivano dai politici e religiosi, dai calciatori e personaggi dello spettacolo. Il dolore corre anche sulla rete; ci sono migliaia e migliaia i messaggi su Twitter, e tra questi anche quelli di Ricky Martin e Pablo Zabaleta.

La piccola Candela Sol, nei giorni scorsi, era stata cercata di casa in casa da oltre duemila poliziotti. Per lei si erano mobilitati cantanti e artisti in una maratona di sensibilizzazione di 48 ore. La macabra scoperta è stata fatta poco lontano dalla casa della ragazzina. Il corpo è stato riconosciuto dalla madre Carola Labrador, accompagnata sul posto da Daniel Scioli, il governatore di Buenos Aires. “Mio Dio, hanno ucciso la mia bambina!”, ha gridato prima di svenire. Secondo l’autopsia condotta sul cadavere della piccola, a provocare la morte sarebbe stato un soffocamento meccanico e non sarebbero state trovate tracce di violenza sessuale. Tra le ipotesi di indagine, una vendetta contro il padre della bimba, in carcere perché membro di un’organizzazione specializzata in furti di camion. Nei giorni precedenti al rapimento i genitori della piccola avevano ricevuto delle minacce che dicevano: “Se non pagate entro la fine della settimana la bambina verrà sacrificata”. Altra pista seguita dagli inquirenti è quella del traffico di esseri umani.

“Mi aggiungo a coloro che provano dolore per la morte di Candela. Giustizia per favore”. Questo il messaggio del calciatore del Manchester City Pablo Zabaleta, che si trova in India con la nazionale in vista dell’amichevole di venerdì 2 settembre contro il Venezuela. Anche il suo collega Diego Buonanotte, ex River ed ora nel Malaga, chiede “giustizia per Candela”, perché  “è un orrore quello che è successo”. Ha espresso il suo cordoglio un altro sportivo, il tennista Josè  “Chucho” Acasuso: “È  una barbarie quanto è accaduto a Candela. Non riesco a pensare come ci possa essere gente che fa cose di questo tipo. Giustizia per la famiglia”. La modella Zaira Nara intanto chiede “che non si volti pagina. Chiediamo giustizia per una famiglia che è stata completamente distrutta. Candela continua ad avere bisogno di noi”’. Ha detto Zaira.

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