MICHAEL JACKSON: nuovi colpi di scena

NUOVI INDIZI E DETTAGLI SCOTTANTI NELLE INDAGINI – Il Re del Pop troverà mai la pace che merita? Non lo sappiamo, ma per ora ci limitiamo a darvi gli ultimi aggiornamenti dal backstage del processo che vede coinvolto il suo medico personale Conrad Murray, con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo una fonte americana, pare che siano state ritrovate sulla siringa incriminata delle impronte digitali appartenti ad un estraneo, cioè nè a Michael Jackson, nè a Murray.

Sono state svolte numerose perizie e le impronte non appartengono a nessuno della famiglia o del personale di Jackson. Questo getta una luce nuova e inquietante sulla morte di Michael Jackson. Secondo la difesa, dunque, non sarebbe stato Murray a somministrare il Propofol alla star. E se così fosse, il medico sarebbe scagionato.

Resta il fatto, però, che l’accusa sa il fatto suo: Conrad Murray avrebbe trascorso le ore precedenti alla morte di Michael Jackson al telefono con tre donne, completamente preso da telefonate e invio di continui sms.

Due di queste donne lavoravano come spogliarelliste in un locale di Las Vegas, mentre la terza vive a Houston ed è una cameriera.

Pare che Murray abbia parlato al telefono con una di queste donne fino a quando non si è accorto che Jackson non respirava più.

L’accusa parla quindi di elevata negligenza professionale da parte di Murray e intende portare in tribunale proprio queste telefonate, ma la difesa ha dichiarato che non possono essere utilizzate nel processo perché sessualmente scandalose.

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