STANLEY KUBRICK MORIVA 12 ANNI FA

Uno dei registi più controversi si spegneva il 7 marzo 1999

Stanley Kubrick è stato fotografo, sceneggiatore ma soprattutto regista. Uno dei più discussi, controversi, oscuri del nostro secolo. Moriva a Harpenden il 7 marzo del 1999, lasciando in eredità film del calibro di Arancia Meccanica, 2001: Odissea nello Spazio, Eyes Wild Shut, Full Metal Jacket, Shining.

Tutti titoli che fanno capire con quanti generi, e altrettanti temi, si sia voluto mettere in gioco un artista come lui. Persino altri grandissimi registi parlano di lui come di un genio: Steven Spielberg ad esempio disse “Io sono un regista veloce, mentre Stanley era molto lento e metodico. Era uno che pensava a lungo alle cose. Ogni tanto mi diceva “ti farò sapere”, e poi non lo sentivo per una settimana. Quando mi telefonava, una settimana dopo, ci aveva davvero pensato su per sette giorni, e mi teneva al telefono per tre ore per discuterne nei minimi dettagli“.

Malgrado i costi anche elevati che richiedevano i suoi film, ebbe in breve tempo carta bianca per tutte le fasi di lavorazione delle sue opere. Esplicativo a questo proposito, l’episodio di Arancia meccanica: l’unica volta nella storia del cinema in cui un film, che pur stava avendo notevole successo di pubblico, viene ritirato dalle sale da una grande casa di produzione cinematografica, la Warner, per ordine del regista.

Kubrick morì durante il sonno, stroncato da un infarto, nella sua casa di campagna il 7 marzo 1999, all’età di settant’anni. I funerali avvennero in forma riservatissima, conformi a quella ritrosia dal mondo esterno che aveva caratterizzato l’ultima parte della sua vita. Il corpo è sepolto nell’immenso giardino della casa stessa.

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