San Valentino è in Calabria

Le reliquie del santo degli innamorati si trovano in Calabria

Il 14 febbraio si celebra San Valentino, da sempre patrono degli innamorati. Ma come è nata questa tradizione? Quando si tratta di santi, le leggende sono svariate.

Alcuni affermano che il patrono di Terni, passeggiando per la strada incontrò una coppia che litigava, regalò loro una rosa e li invitò a tenerla stretta tra le mani. I due seguirono il suo consiglio e salutarono il santo giurandosi amore eterno.

Un’altra leggenda afferma che i due litiganti fossero riconciliati da una stormo di uccelli canterini inviati dal Santo: questi uccellini iniziarono a scambiarsi effusioni, ispirando così amore nella coppia.

Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.

Da queste e molte altre leggende deriva la tradizione di regalare alla donna delle rose, da sempre simbolo dell’amore.

Avete la curiosità di visitare le reliquie del Santo, accostando il sacro al profano? Lo trovate in Calabria, a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Non si tratta dell’intero corpo del Santo (alcune reliquie sono infatti conservate a Sadali, in Sardegna). L’ampolla con parte del sangue del Santo è conservata presso il convento dei Padri Cappuccini.

Qualcuno, a dire il vero, un po’ di anni fa, aveva cercato (invano) di alimentare qualche piccolo dubbio sul fatto che quell’ampolla – che raccoglie parte del sangue del santo protettore degli innamorati, martirizzato a Roma il 14 febbraio del 273 – potesse addirittura appartenere non al vescovo di Terni ma ad un altro santo di nome Valentino, poiché «le spoglie del martire romano, risulterebbero custodite, già 80 anni prima» che il reliquario arrivasse nel centro tirrenico cosentino, «nella basilica a Lui intitolata», eretta nel IV secolo sulla collina della città umbra, al 63° miglio della via Flaminia, luogo in cui, appunto, fu sepolto dopo la sua decapitazione.

L’autenticita’ delle reliquie è confermata dalla lettera inviata dagli uffici papali dal cardinale Gaspare del Carpine datata 26 maggio 1700 inviata al sig.Valentino Cinelli.

Approfittate della visita al Santo degli Innamorati per visitare uno degli scorci più suggestivi della Calabria. Belvedere sorge infatti sul mare, e i tramonti che regala sono da cartolina.

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