Una donna negli States

Undicesima puntata: Quanta carta per una visita!

Mi spiace annoiarvi ancora con sta storia dei medici e della sanità’, ma ho ancora un paio di cosette da raccontarvi!

Tempo fa avevo un callo: si si uno di quei fastidiosissimi sassolini sotto i piedi…lo so non fa molto classe parlarne così, ma ora non venite a dirmi che non avete di questi problemi!

Ho chiamato il primo (carissimo) centro estetico per un pedicure. Insomma, to cut long story short (per non farla lunga) l’estetista si e’ presa 30 dollari, con mancia 35, per dirmi che in New Jersey una legge vieta alle estetiste di rimuovere i calli.

Loro ti fanno i massaggi, le pietre calde, lo smalto, ma la cosa resta li. Diciamo che e’ un rapporto platonico, non vanno a scavarti dentro!

Allora vado da un podologo (anche li, cerca per un pomeriggio intero qualcuno che prenda la tua assicurazione): un vero medico, uno studio che puzza di disinfettante e moquette. E li con i piedi doloranti mi sono ritrovata a riempire pagine e pagine di anamnesi, a mettere crocette sul “no” per qualsiasi malattia…asma, ulcera, tubercolosi, diarrea cronica, flebite, morbillo, varicella, peste bubbonica….ma che c’entra tutto ciò con i piedi? me lo togli ‘sto callo per piacere?

A marzo siamo andati in ospedale perché Matteo doveva sottoporsi ad un esame allo stomaco (mio marito non ha retto dopo 2 mesi esposto al bombardamento della dieta americana!!!).

Siamo entrati ed eravamo sul set di ‘Grey’s anatomy’. I pavimenti splendevano come i saloni della reggia di Caserta, c’era la vista sull’oceano da fare invidia al migliore albergo di Capri e ad ogni piano ti incantava un acquario enorme.

Medici e infermiere, in quelle divise blu e verde acqua, proprio come nelle serie tv, erano gentili e veloci.

Esame fatto! (anche lui con il pigiamino aperto dietro!), risultati immediati. Poi non paghi subito, no… ti arrivano 10 lettere via posta (ebbene si…negli states la terra madre di internet e dove tutto e’ telematico, le bollette si pagano via posta!): una dall’ospedale con la bolletta totale, una da parte dell’assicurazione che ti comunica quanto negozierà con il medico, poi una del medico con il prezzo della prestazione, poi un’altra lettera dell’assicurazione che ti dice “vedi quanto hai risparmiato grazie a me?“, poi ancora l’ospedale che ti allega tanto di busta per spedire l’assegno con il montante da pagare…quanta carta!!!! Ma non dovevano seguire il monito GO GREEN? certo sempre meglio dell’Italia, dove vai da uno specialista che ti sfila 150 euro se va bene ed esci senza il becco di una ricevuta fiscale. Loro si che vanno GREEN.

Ma sicuramente peggio dell’efficiente Francia, dove paghi una cifra irrisoria (perché non sta ne’ in cielo ne’ in terra francese che i medici debbano essere una classe di ricchi) e, presentando la tua “carta verde”, data dallo stato ad ogni cittadino che lavora e QUINDI paga le tasse, il giorno stesso della visita medica ricevi un bonifico da parte dello stato che ti rimborsa una parte della spesa (più o meno dal 50 % al 70 %). ooops, oltre ad essermi dilungata parecchio ho espresso anche la mia preferenza… ora smetto prima che mi rimettano sul primo aereo verso l’Italia trattenendo per sempre il mio passaporto!!!

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